Nel saggio si analizza una sentenza della Cassazione che proclama l’efficacia costitutiva degli atti di divisione contro l’opinione tradizionale che ne aveva riconosciuto la natura dichiarativa. Si esamina la genesi della precedente dottrina nell’ambito diritto feudale e se ne segue lo sviluppo in contrasto con il diritto romano, fino alla disposizione dell'art. 757 c.c. L’autore si sofferma, in particolare, sul tema della compatibilità dell’efficacia dichiarativa degli atti di divisione con l’efficacia retroattiva.
«Un dogma privo di solide fondamenta». L’efficacia retroattiva della divisione tra ritorno all’antico e prospettive attuali
Raffaele D'Alessio
2020-01-01
Abstract
Nel saggio si analizza una sentenza della Cassazione che proclama l’efficacia costitutiva degli atti di divisione contro l’opinione tradizionale che ne aveva riconosciuto la natura dichiarativa. Si esamina la genesi della precedente dottrina nell’ambito diritto feudale e se ne segue lo sviluppo in contrasto con il diritto romano, fino alla disposizione dell'art. 757 c.c. L’autore si sofferma, in particolare, sul tema della compatibilità dell’efficacia dichiarativa degli atti di divisione con l’efficacia retroattiva.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.