La prima sceneggiatura a ricevere il Solinas fu, nel 1986, Sott’acqua di Francesca Archibugi (che ora firma Notti magiche con Paolo Virzì e Francesco Piccolo), due anni dopo autrice di Mignon è partita, uno dei film paradigmatici della generazione italiana dei baby boomers. Nel 1988 questo film fu l’apripista di un “nuovo cinema italiano”, etichetta che circolava nell’ambito della critica cinematografica (Sesti, D’Agostini) ed era sostanziata non soltanto da un’appartenenza generazionale. Si notava nella produzione d’autore un rinnovato interesse per la scrittura, e furono dunque gli sceneggiatori a tentare di dettare la linea. Negli stessi anni, dopo il diploma al Centro Sperimentale, Paolo Virzì collaborava alla stesura di sceneggiature molto caratterizzanti di quel nuovo corso del cinema nazionale: Turnè di Gabriele Salvatores e Condominio di Felice Farina. Nel 1990, anno in cui ha luogo la vicenda narrata in Notti magiche, il premio Solinas fu assegnato a La discesa di Aclà a Floristella di Aurelio Grimaldi, altra figura-chiave di quello che fu il “nuovo cinema italiano”; nello stesso anno usciva in sala Italia-Germania 4-3 di Andrea Barzini, tentativo di manifesto generazionale con l’evento calcistico come madeleine. Il mondo narrativo di Notti magiche di Paolo Virzì è interamente generato da un’elaborazione drammaturgica di quel periodo.
La grande sceneggiatura
Luca Bandirali
2019-01-01
Abstract
La prima sceneggiatura a ricevere il Solinas fu, nel 1986, Sott’acqua di Francesca Archibugi (che ora firma Notti magiche con Paolo Virzì e Francesco Piccolo), due anni dopo autrice di Mignon è partita, uno dei film paradigmatici della generazione italiana dei baby boomers. Nel 1988 questo film fu l’apripista di un “nuovo cinema italiano”, etichetta che circolava nell’ambito della critica cinematografica (Sesti, D’Agostini) ed era sostanziata non soltanto da un’appartenenza generazionale. Si notava nella produzione d’autore un rinnovato interesse per la scrittura, e furono dunque gli sceneggiatori a tentare di dettare la linea. Negli stessi anni, dopo il diploma al Centro Sperimentale, Paolo Virzì collaborava alla stesura di sceneggiature molto caratterizzanti di quel nuovo corso del cinema nazionale: Turnè di Gabriele Salvatores e Condominio di Felice Farina. Nel 1990, anno in cui ha luogo la vicenda narrata in Notti magiche, il premio Solinas fu assegnato a La discesa di Aclà a Floristella di Aurelio Grimaldi, altra figura-chiave di quello che fu il “nuovo cinema italiano”; nello stesso anno usciva in sala Italia-Germania 4-3 di Andrea Barzini, tentativo di manifesto generazionale con l’evento calcistico come madeleine. Il mondo narrativo di Notti magiche di Paolo Virzì è interamente generato da un’elaborazione drammaturgica di quel periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.