Sinistre pulsazioni di synth bass fanno da bordone alle prime sequenze di The Long Night, terzo episodio della stagione conclusiva di Game of Thrones. È la linea d’orizzonte di un paesaggio sonoro costituito da passi concitati, voci sommesse, improvvisi strepiti, isolati nitriti. Il soundscape di questo episodio è tanto più decisivo quanto più le informazioni visive sono ridotte dal bagno di tenebre, e il design sonoro si giova di tutto il lavoro pregresso, ben noto allo spettatore/ascoltatore. La musica di Ramin Djawadi, compositore iraniano-tedesco con un apprendistato importante nell’entourage di Hans Zimmer, ha dato un contributo fondamentale alla costruzione di quello che è stato definito “medievalist soundscape” (Cook, Kolassa, Whittaker 2018).
“The Long Night” Soundscape
Luca Bandirali
2019-01-01
Abstract
Sinistre pulsazioni di synth bass fanno da bordone alle prime sequenze di The Long Night, terzo episodio della stagione conclusiva di Game of Thrones. È la linea d’orizzonte di un paesaggio sonoro costituito da passi concitati, voci sommesse, improvvisi strepiti, isolati nitriti. Il soundscape di questo episodio è tanto più decisivo quanto più le informazioni visive sono ridotte dal bagno di tenebre, e il design sonoro si giova di tutto il lavoro pregresso, ben noto allo spettatore/ascoltatore. La musica di Ramin Djawadi, compositore iraniano-tedesco con un apprendistato importante nell’entourage di Hans Zimmer, ha dato un contributo fondamentale alla costruzione di quello che è stato definito “medievalist soundscape” (Cook, Kolassa, Whittaker 2018).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.