Da due decenni a questa parte le narrazioni televisive propongono, nella posizione del protagonista, un tipo di antagonista con molti indicatori di ambiguità. Non un cattivo puramente strumentale, senza soggettività, ma un greimasiano AntiSoggetto con una volontà e un programma conflittuali rispetto a quelli del Soggetto. Tuttavia la rappresentazione di questa dualità non è presa in carico da due personaggi differenti, ma dallo stesso personaggio, l’antieroe, che oscilla costantemente fra due scelte di percorso; se si trattasse di un film, la conclusione tenderebbe a stabilire se il personaggio ha scelto il Bene o il Male, ma nel caso della serialità televisiva, il personaggio non può far altro che continuare a percorrere entrambe le strade.
Un antieroe è per sempre. Da Tony Soprano a Walter White, chi sono e come funzionano i più controversi personaggi della televisione
Luca Bandirali;
2019-01-01
Abstract
Da due decenni a questa parte le narrazioni televisive propongono, nella posizione del protagonista, un tipo di antagonista con molti indicatori di ambiguità. Non un cattivo puramente strumentale, senza soggettività, ma un greimasiano AntiSoggetto con una volontà e un programma conflittuali rispetto a quelli del Soggetto. Tuttavia la rappresentazione di questa dualità non è presa in carico da due personaggi differenti, ma dallo stesso personaggio, l’antieroe, che oscilla costantemente fra due scelte di percorso; se si trattasse di un film, la conclusione tenderebbe a stabilire se il personaggio ha scelto il Bene o il Male, ma nel caso della serialità televisiva, il personaggio non può far altro che continuare a percorrere entrambe le strade.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.