Tramite l’utilizzo degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto, e stato condotta un’analisi delle caratteristiche della rete trofica estiva e invernale della zona litorale del lago Trasimeno. A tale scopo, sono stati campionati taxa rappresentativi di tutti i livelli trofici (i.e., risorse basali, consumatori primari, predatori primari, e predatori terminali), per i quali e stata determinata la concentrazione degli isotopi del carbonio e azoto. Particolare attenzione e stata dedicata alle specie aliene di vertebrati e invertebrati acquatici introdotte nei decenni passati, al fine di valutare il loro potenziale impatto sulla comunita acquatica e sulle dinamiche ecosistemiche. Per il gambero della Louisiana Procambarus clarkii, specie particolarmente invasiva e impattante e stata inoltre condotta un’analisi dettagliata della variabilita intra-specifica della nicchia isotopica. I risultati preliminari dell’analisi indicano che, sia in inverno che in estate, le diverse specie aliene sono caratterizzate da un ampio spettro funzionale. Esse sono infatti distribuite a diversi livelli della rete alimentare, da quello dei consumatori primari (come il bivalve Dreissena polymorpha) a quelli intermedi (caratterizzati dal carassio Carassius auratus) a quelli terminali, dove il persico sole Lepomis gibbosus, il persico trota Micropterus salmoides ed il pesce gatto Ameiurus melas occupano posizioni trofiche sostanzialmente coincidenti con i predatori autoctoni, quali il luccio Esox cisalpinus. Cio lascia presupporre fenomeni competitivi e di predazione intra-corporazione il cui impatto funzionale sull’ecosistema del bacino e al momento poco esplorato. Le analisi condotte su P. clarkii hanno evidenziato un’elevata variabilita intra-specifica in entrambe le stagioni. In particolare, e stato evidenziato come, in funzione della mole corporea e del diverso stadio di sviluppo ontogenetico, la specie possa occupare un ampia gamma di posizioni trofiche all’interno della rete alimentare, variando in maniera sostanziale il proprio grado di onnivoria e accedendo a diverse risorse basali. Cio suggerisce che essa possa determinare un impatto multiplo e diversificato sul sistema lacustre. Lo studio e concluso da una generale valutazione sull’importanza di colmare le carenze conoscitive relative agli impatti delle specie invasive sulla struttura e funzionalita delle reti trofiche acquatiche, sul contributo in tal senso offerto dalle tecniche isotopiche e sulle implicazioni di tali studi per lo sviluppo di adeguate attivita gestionali
Caratterizzazione funzionale delle specie aliene nella rete trofica del Lago Trasimeno tramite l’utilizzo degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto: un’analisi preliminare
Giorgio Mancinelli
Primo
Membro del Collaboration Group
;
2020-01-01
Abstract
Tramite l’utilizzo degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto, e stato condotta un’analisi delle caratteristiche della rete trofica estiva e invernale della zona litorale del lago Trasimeno. A tale scopo, sono stati campionati taxa rappresentativi di tutti i livelli trofici (i.e., risorse basali, consumatori primari, predatori primari, e predatori terminali), per i quali e stata determinata la concentrazione degli isotopi del carbonio e azoto. Particolare attenzione e stata dedicata alle specie aliene di vertebrati e invertebrati acquatici introdotte nei decenni passati, al fine di valutare il loro potenziale impatto sulla comunita acquatica e sulle dinamiche ecosistemiche. Per il gambero della Louisiana Procambarus clarkii, specie particolarmente invasiva e impattante e stata inoltre condotta un’analisi dettagliata della variabilita intra-specifica della nicchia isotopica. I risultati preliminari dell’analisi indicano che, sia in inverno che in estate, le diverse specie aliene sono caratterizzate da un ampio spettro funzionale. Esse sono infatti distribuite a diversi livelli della rete alimentare, da quello dei consumatori primari (come il bivalve Dreissena polymorpha) a quelli intermedi (caratterizzati dal carassio Carassius auratus) a quelli terminali, dove il persico sole Lepomis gibbosus, il persico trota Micropterus salmoides ed il pesce gatto Ameiurus melas occupano posizioni trofiche sostanzialmente coincidenti con i predatori autoctoni, quali il luccio Esox cisalpinus. Cio lascia presupporre fenomeni competitivi e di predazione intra-corporazione il cui impatto funzionale sull’ecosistema del bacino e al momento poco esplorato. Le analisi condotte su P. clarkii hanno evidenziato un’elevata variabilita intra-specifica in entrambe le stagioni. In particolare, e stato evidenziato come, in funzione della mole corporea e del diverso stadio di sviluppo ontogenetico, la specie possa occupare un ampia gamma di posizioni trofiche all’interno della rete alimentare, variando in maniera sostanziale il proprio grado di onnivoria e accedendo a diverse risorse basali. Cio suggerisce che essa possa determinare un impatto multiplo e diversificato sul sistema lacustre. Lo studio e concluso da una generale valutazione sull’importanza di colmare le carenze conoscitive relative agli impatti delle specie invasive sulla struttura e funzionalita delle reti trofiche acquatiche, sul contributo in tal senso offerto dalle tecniche isotopiche e sulle implicazioni di tali studi per lo sviluppo di adeguate attivita gestionaliI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.