Alla vigilia della Prima Guerra mondiale, l’Italia appariva ai più una nazione provvista di una struttura economica prevalentemente agricola. Lo stesso Francesco Crispi sosteneva che nella Penisola non sarebbero scoppiate delle rivoluzioni poiché in Italia non vi era una rappresentanza significativa della classe operaia. Se gli operai per i paesi industrializzati erano indispensabili per avviare un potenziamento delle attività produttive, al tempo stesso essi rapresentavano gli unici soggetti politici che nelle fabbriche potevano organizzare gli scioperi e dei movimenti in difesa dei propri interessi e così promuovere la modernizzazione e la democratizzazione del Paese. La grande Guerra fu, dunque, un catalizzatore che accelerò il processo di industrializzazione in Italia. La politica di Giovanni Giolitti si mosse all’interno di una società che presentava delle profonde discordanze perché da un lato aveva forgiato una borghesia temprata da una cultura aristocratica e autoritaria, dall’altro doveva rispondere alle richieste di emancipazione espresse dalle masse di lavoratori.
La Grande guerra e le trasformazioni politiche, economiche e sociali italiane
Salvatore BARBAGALLO
2020-01-01
Abstract
Alla vigilia della Prima Guerra mondiale, l’Italia appariva ai più una nazione provvista di una struttura economica prevalentemente agricola. Lo stesso Francesco Crispi sosteneva che nella Penisola non sarebbero scoppiate delle rivoluzioni poiché in Italia non vi era una rappresentanza significativa della classe operaia. Se gli operai per i paesi industrializzati erano indispensabili per avviare un potenziamento delle attività produttive, al tempo stesso essi rapresentavano gli unici soggetti politici che nelle fabbriche potevano organizzare gli scioperi e dei movimenti in difesa dei propri interessi e così promuovere la modernizzazione e la democratizzazione del Paese. La grande Guerra fu, dunque, un catalizzatore che accelerò il processo di industrializzazione in Italia. La politica di Giovanni Giolitti si mosse all’interno di una società che presentava delle profonde discordanze perché da un lato aveva forgiato una borghesia temprata da una cultura aristocratica e autoritaria, dall’altro doveva rispondere alle richieste di emancipazione espresse dalle masse di lavoratori.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.