L'articolo prende in esame il romanzo "Medea e i suoi figli" di Ljudmila Ulickaja con l'obiettivo di indagare le elaborazioni del mito della donna-madre-assassina da parte dell'autrice. Ulickaja propone, prendendo le distanze dal mito classico, un nuovo tipo di personaggio femminile: innocente, senza colpa, vittima di un ordine imposto. Fanno da contralto i personaggi maschili che rivelano tutta la loro inadeguatezza e brutalità. La scelta operata è da ricercare sia nelle dinamiche interne della donna che nel ruolo specifico di Medea, dove il residuo dell'eredità classica è rappresentato esclusivamente dall'aura di magia che circonda la protagonista. Il romanzo è una delle espressioni più complete del nuovo realismo che si va affermando nell'ambito della letteratura russa contemporanea soprattutto di matrice femminile.
Variazioni del mito in "Medea" di Ljudimila Ulickaja
Gloria Politi
2020-01-01
Abstract
L'articolo prende in esame il romanzo "Medea e i suoi figli" di Ljudmila Ulickaja con l'obiettivo di indagare le elaborazioni del mito della donna-madre-assassina da parte dell'autrice. Ulickaja propone, prendendo le distanze dal mito classico, un nuovo tipo di personaggio femminile: innocente, senza colpa, vittima di un ordine imposto. Fanno da contralto i personaggi maschili che rivelano tutta la loro inadeguatezza e brutalità. La scelta operata è da ricercare sia nelle dinamiche interne della donna che nel ruolo specifico di Medea, dove il residuo dell'eredità classica è rappresentato esclusivamente dall'aura di magia che circonda la protagonista. Il romanzo è una delle espressioni più complete del nuovo realismo che si va affermando nell'ambito della letteratura russa contemporanea soprattutto di matrice femminile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.