L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare gli effetti di un intervento di attività motorie e sportive sulla prestazione motoria e la percezione di sé, quali determinanti dell’attività fisica nei bambini. Il campione è costituito da 30 bambine in sovrappeso e 30 obese (8.40.3 anni), egualmente suddivise (n=15) in un gruppo sperimentale (GS) e in uno di controllo (GC). Per la determinazione dello stato ponderale dei partecipanti, sono stati adottati i valori soglia IOTF di indice di massa corporea (IMC). Sono state proposte due scale di valutazione della percezione delle capacità motorie (PPAS_C)e dell’immagine corporea[3] ed utilizzati test motori. Il GS ha partecipato ad un programma supplementare di AF per una durata di 16 settimane (2h/sett), suddiviso in tre fasi: (ri)‐condizionamento generale; AF di tipo aerobico; attività ludico‐sportiva. Dall’analisi della varianza ANOVA 2 (IMC) × 2 (gruppo) × 2 (test: pre vs. post) con misure ripetute nell’ultimo fattore, sono emerse differenze significative nelle interazioni gruppo × test e BMI × test. Il GS nel post‐test ha evidenziato punteggi più elevati nella PPAS_C (p<.01) e prestazioni migliori nelle due prove di corsa veloce (p<.001). Nel posttest, i partecipanti in sovrappeso hanno mostrato un incremento della performance di lancio (p<.01), mentre le bambine obese hanno evidenziato una minore insoddisfazione per la propria immagine corporea (p<.03) e punteggi più elevati nella PPAS_C (p<.005).Lo studio ha evidenziato effetti positivi sui livelli di prestazione motoria e sulla percezione di sé dopo il programma di AF supplementare. Le esperienze di successo, misurate in termini di incremento delle capacità motorie reali e percepite e, conseguentemente della motivazione verso l’AF, potrebbero essere componenti chiave per prevenire l’aumento di peso nell’infanzia.
EFFETTI DI UN PROGRAMMA DI ATTIVITA’ FISICA SULLA PRESTAZIONE MOTORIA E LA PERCEZIONE DI SE’ IN BAMBINE IN SOVRAPPESO E OBESE
Colella D.;
2009-01-01
Abstract
L’obiettivo del lavoro è quello di analizzare gli effetti di un intervento di attività motorie e sportive sulla prestazione motoria e la percezione di sé, quali determinanti dell’attività fisica nei bambini. Il campione è costituito da 30 bambine in sovrappeso e 30 obese (8.40.3 anni), egualmente suddivise (n=15) in un gruppo sperimentale (GS) e in uno di controllo (GC). Per la determinazione dello stato ponderale dei partecipanti, sono stati adottati i valori soglia IOTF di indice di massa corporea (IMC). Sono state proposte due scale di valutazione della percezione delle capacità motorie (PPAS_C)e dell’immagine corporea[3] ed utilizzati test motori. Il GS ha partecipato ad un programma supplementare di AF per una durata di 16 settimane (2h/sett), suddiviso in tre fasi: (ri)‐condizionamento generale; AF di tipo aerobico; attività ludico‐sportiva. Dall’analisi della varianza ANOVA 2 (IMC) × 2 (gruppo) × 2 (test: pre vs. post) con misure ripetute nell’ultimo fattore, sono emerse differenze significative nelle interazioni gruppo × test e BMI × test. Il GS nel post‐test ha evidenziato punteggi più elevati nella PPAS_C (p<.01) e prestazioni migliori nelle due prove di corsa veloce (p<.001). Nel posttest, i partecipanti in sovrappeso hanno mostrato un incremento della performance di lancio (p<.01), mentre le bambine obese hanno evidenziato una minore insoddisfazione per la propria immagine corporea (p<.03) e punteggi più elevati nella PPAS_C (p<.005).Lo studio ha evidenziato effetti positivi sui livelli di prestazione motoria e sulla percezione di sé dopo il programma di AF supplementare. Le esperienze di successo, misurate in termini di incremento delle capacità motorie reali e percepite e, conseguentemente della motivazione verso l’AF, potrebbero essere componenti chiave per prevenire l’aumento di peso nell’infanzia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.