l lavoro si propone di monitorare gli effetti di differenti protocolli di training per l’età adulta ed anziana, al fine di individuare quale programmazione didattica può risultare più utile al soddisfacimento delle esigenze motorie del soggetto anziano. Metodi. Per la valutazione delle capacità motorie sono stati utilizzati tests normativi. In modo particolare sono stati adottati test da campo già utilizzati in letteratura: mediante il Chair stand test è stata valutata la della forza della parte inferiore del corpo; tramite Arm curl test è stata misurata la forza della parte superiore del corpo; con il 6-minute walk test e con il 2-minute step test è stata indagata la resistenza aerobica; il Chair sit and reach test ed il Back scratch test sono serviti ad indagare rispettivamente la flessibilità dei muscoli ischiocrurali e degli estensori del braccio unitamente alla mobilità del cingolo scapolo-omerale; con il 8-Foot up and go test è stata valutata la velocità e l’equilibrio dinamico. Risultati. Il gruppo sperimentale ha evidenziato risultati migliori in tutte le prove di valutazione presentate; in modo particolare le differenze con il GC sono risultate statisticamente significative nel Chair stand test (P<0.05), nell’Arm curl test (P<0.01), nell’8-Foot up and go test (P<0.05) e nel 2-minute step test (P<0.01). Conclusioni. La modulazione e la quantificazione del volume di allenamento relativo alla forza, alla resistenza ed alla mobilità articolare proposto al soggetto anziano in questo lavoro ha determinato effetti vantaggiosi a carico della forza degli arti superiori ed inferiori, a carico della velocità di deambulazione ed a carico della resistenza; il volume relativo alla capacità di mobilità articolare nell’arco temporale considerato ha determinato effetti vantaggiosi ma non statisticamente significativi .
La modulazione del carico motorio in età adulta ed anziana: effetti di differenti protocolli di training sui valori di forza, flessibilità ed endurance
COLELLA, DARIO;
2008-01-01
Abstract
l lavoro si propone di monitorare gli effetti di differenti protocolli di training per l’età adulta ed anziana, al fine di individuare quale programmazione didattica può risultare più utile al soddisfacimento delle esigenze motorie del soggetto anziano. Metodi. Per la valutazione delle capacità motorie sono stati utilizzati tests normativi. In modo particolare sono stati adottati test da campo già utilizzati in letteratura: mediante il Chair stand test è stata valutata la della forza della parte inferiore del corpo; tramite Arm curl test è stata misurata la forza della parte superiore del corpo; con il 6-minute walk test e con il 2-minute step test è stata indagata la resistenza aerobica; il Chair sit and reach test ed il Back scratch test sono serviti ad indagare rispettivamente la flessibilità dei muscoli ischiocrurali e degli estensori del braccio unitamente alla mobilità del cingolo scapolo-omerale; con il 8-Foot up and go test è stata valutata la velocità e l’equilibrio dinamico. Risultati. Il gruppo sperimentale ha evidenziato risultati migliori in tutte le prove di valutazione presentate; in modo particolare le differenze con il GC sono risultate statisticamente significative nel Chair stand test (P<0.05), nell’Arm curl test (P<0.01), nell’8-Foot up and go test (P<0.05) e nel 2-minute step test (P<0.01). Conclusioni. La modulazione e la quantificazione del volume di allenamento relativo alla forza, alla resistenza ed alla mobilità articolare proposto al soggetto anziano in questo lavoro ha determinato effetti vantaggiosi a carico della forza degli arti superiori ed inferiori, a carico della velocità di deambulazione ed a carico della resistenza; il volume relativo alla capacità di mobilità articolare nell’arco temporale considerato ha determinato effetti vantaggiosi ma non statisticamente significativi .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.