L’attività motoria dell’uomo è espressione dell’unità della persona e coinvolge numerose e complementari funzioni che consentono la sopravvivenza dell’organismo, i processi di apprendimento e sviluppo motorio, lo sviluppo emotivo e sociale e l’adattamento all’ambiente. Le misure orientate alla prevenzione delle patologie ed alla promozione della salute attraverso le attività motorie, realizzate dalla scuola e da enti ed istituzioni, richiedono la mediazione di figure professionali capaci di: progettare azioni rivolte alla persona nella sua globalità, individuare il problema, intervenire per la sua soluzione, valutare gli effetti dell’intervento metodologico. Emerge il bisogno di competenze interdisciplinari ed interprofessionali, al fine di personalizzare interventi ben sostenuti metodologicamente. Il seguente contributo si propone di individuare ed analizzare le competenze, cioè abilità e conoscenze, di diversi professionisti che agiscono su un medesimo problema, la valutazione posturale. Attraverso l’analisi dei curricula universitari riguardanti diversi profili in uscita, studi e buone pratiche interprofessionali, gli Autori hanno ricostruito le competenze necessarie ad intervenire in modo complementare, superando i limiti di una comunicazione talvolta frantumata e poco adattata ai bisogni reali della persona. Emerge la necessità di un approccio alla valutazione posturale in cui le competenze di diversi professionisti siano interconnesse ed orientate, considerando la centralità della persona e dei suoi bisogni. Emerge, altresì, il bisogno di interventi orientati-alla-persona basati su evidenze scientifiche (EBP). La declinazione delle competenze professionali preposta, intorno alla valutazione posturale, indica legàmi e snodi scientifici (teoria) e professionali (pratica basata sulle evidenze), anche se molto resta da compiere sul piano normativo.
Approccio interdisciplinare ed interprofessionale alla valutazione posturale in età evolutiva. Aspetti Metodologici
Dario Colella
2021-01-01
Abstract
L’attività motoria dell’uomo è espressione dell’unità della persona e coinvolge numerose e complementari funzioni che consentono la sopravvivenza dell’organismo, i processi di apprendimento e sviluppo motorio, lo sviluppo emotivo e sociale e l’adattamento all’ambiente. Le misure orientate alla prevenzione delle patologie ed alla promozione della salute attraverso le attività motorie, realizzate dalla scuola e da enti ed istituzioni, richiedono la mediazione di figure professionali capaci di: progettare azioni rivolte alla persona nella sua globalità, individuare il problema, intervenire per la sua soluzione, valutare gli effetti dell’intervento metodologico. Emerge il bisogno di competenze interdisciplinari ed interprofessionali, al fine di personalizzare interventi ben sostenuti metodologicamente. Il seguente contributo si propone di individuare ed analizzare le competenze, cioè abilità e conoscenze, di diversi professionisti che agiscono su un medesimo problema, la valutazione posturale. Attraverso l’analisi dei curricula universitari riguardanti diversi profili in uscita, studi e buone pratiche interprofessionali, gli Autori hanno ricostruito le competenze necessarie ad intervenire in modo complementare, superando i limiti di una comunicazione talvolta frantumata e poco adattata ai bisogni reali della persona. Emerge la necessità di un approccio alla valutazione posturale in cui le competenze di diversi professionisti siano interconnesse ed orientate, considerando la centralità della persona e dei suoi bisogni. Emerge, altresì, il bisogno di interventi orientati-alla-persona basati su evidenze scientifiche (EBP). La declinazione delle competenze professionali preposta, intorno alla valutazione posturale, indica legàmi e snodi scientifici (teoria) e professionali (pratica basata sulle evidenze), anche se molto resta da compiere sul piano normativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.