Si propone un'analisi di Gell. 12.7. Nella rielaborazione di un episodio tratto dai Facta e Dicta di Valerio Massimo, si colgono la diffidenza di Aulo Gellio nei confronti delle funzioni ordinatrici del diritto, la sua inclinazione alla riflessione problematica e il suo rifiuto nei confronti di una logica, come quella giuridica, strumentale alla risoluzione dei casi controvertibili.
Aulo Gellio: giudice temporeggiatore
Raffaele D'Alessio
2021-01-01
Abstract
Si propone un'analisi di Gell. 12.7. Nella rielaborazione di un episodio tratto dai Facta e Dicta di Valerio Massimo, si colgono la diffidenza di Aulo Gellio nei confronti delle funzioni ordinatrici del diritto, la sua inclinazione alla riflessione problematica e il suo rifiuto nei confronti di una logica, come quella giuridica, strumentale alla risoluzione dei casi controvertibili.File in questo prodotto:
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