In un’epoca in cui le sfide globali sono sotto gli occhi di tutti – dal cambiamento climatico alla pandemia, alle grandi ondate migratorie, per citarne alcune – ed in cui la c.d. “tragedia dei commons” è considerata ormai acquisita alla coscienza collettiva – il tema della global governance è di grande attualità. A livello globale quello che sembrava fino a qualche anno fa un dibattito specialistico (e utopistico) all’interno di filoni dottrinali quali la global administrative law, il global constitutionalism o il global cosmopolitism inizia ad esondare nella narrativa scientifica ed entra nel quotidiano. Il tema è la tensione immanente tra l’esigenza di salvaguardare il pianeta che supporta la specie umana – la stessa che, a far data dall’Antropocene, ne condiziona in negativo le dinamiche ambientali – e la (in)capacità dell’umanità stessa di implementare nuovi modelli di governance all’altezza della sfida. All’interno di questo amplissimo ambito di indagine, il tema della global governance incontra (e si scontra) così con il dilemma della democraticità degli attori internazionali e più in generale sovrastatali, aprendo un campo di ricerca di vaste dimensioni, in cui mettere in discussione molte delle certezze considerate una volta acquisite nell’ambito del diritto internazionale e delle relazioni internazionali. La presente analisi è volta ad inquadrare lo stato dell’arte così come le tendenze evolutive nella Comunità internazionale attraverso un approccio costruttivista che integra nell’indagine i fenomeni ed i processi non statali.
Una crescente democrazia sovranazionale è possibile (e magari anche auspicabile)
Cafaro Susanna
2021-01-01
Abstract
In un’epoca in cui le sfide globali sono sotto gli occhi di tutti – dal cambiamento climatico alla pandemia, alle grandi ondate migratorie, per citarne alcune – ed in cui la c.d. “tragedia dei commons” è considerata ormai acquisita alla coscienza collettiva – il tema della global governance è di grande attualità. A livello globale quello che sembrava fino a qualche anno fa un dibattito specialistico (e utopistico) all’interno di filoni dottrinali quali la global administrative law, il global constitutionalism o il global cosmopolitism inizia ad esondare nella narrativa scientifica ed entra nel quotidiano. Il tema è la tensione immanente tra l’esigenza di salvaguardare il pianeta che supporta la specie umana – la stessa che, a far data dall’Antropocene, ne condiziona in negativo le dinamiche ambientali – e la (in)capacità dell’umanità stessa di implementare nuovi modelli di governance all’altezza della sfida. All’interno di questo amplissimo ambito di indagine, il tema della global governance incontra (e si scontra) così con il dilemma della democraticità degli attori internazionali e più in generale sovrastatali, aprendo un campo di ricerca di vaste dimensioni, in cui mettere in discussione molte delle certezze considerate una volta acquisite nell’ambito del diritto internazionale e delle relazioni internazionali. La presente analisi è volta ad inquadrare lo stato dell’arte così come le tendenze evolutive nella Comunità internazionale attraverso un approccio costruttivista che integra nell’indagine i fenomeni ed i processi non statali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.