Nell’art. 21, par. 1, TUE, laddove si inquadra in termini generali l’azione esterna dell’Unione, si legge infatti: «[L]’Unione si adopera per sviluppare relazioni e istituire partenariati con i Paesi terzi e con le organizzazioni internazionali, regionali o mondiali, che condividono i principi di cui al primo comma. Essa promuove soluzioni multilaterali ai problemi comuni, in particolare nell’ambito delle Nazioni Unite». Questa opzione per il multilateralismo, che caratterizza l’approccio dell’Unione nell’ambito delle relazioni internazionali, è d’altronde una proiezione della propria esperienza, uno dei valori fondanti su cui essa stessa è stata creata e che promuove «nelle relazioni con il resto del modo» (v. la formulazione dell’art. 3, par. 5, TUE).L’ipotesi di conclusione di accordi tra l’Unione e le organizzazioni internazionali non si distingue sostanzialmente dalla conclusione di accordi con Stati terzi, né quanto al procedimento di conclusione, né quanto all’accordo in sé, a meno che esso non preveda la cooperazione o la partecipazione dell’Unione stessa e sia dunque atto a fungere da quadro normativo per future attività dell’Unione nell’ambito dell’organizzazione di cui si tratta. La partecipazione della Comunità, e oggi dell’Unione, in altri organismi internazionali si presenta in differenti forme e modalità: essa può essere de jure e de facto, quanto alla modalità di adesione, e si caratterizza come partecipazione esclusiva o congiunta a seconda dell’assenza o della presenza degli Stati membri.
Capitolo 5. I rapporti tra l'Unione e le altre organizzazioni internazionali
Cafaro Susanna
2021-01-01
Abstract
Nell’art. 21, par. 1, TUE, laddove si inquadra in termini generali l’azione esterna dell’Unione, si legge infatti: «[L]’Unione si adopera per sviluppare relazioni e istituire partenariati con i Paesi terzi e con le organizzazioni internazionali, regionali o mondiali, che condividono i principi di cui al primo comma. Essa promuove soluzioni multilaterali ai problemi comuni, in particolare nell’ambito delle Nazioni Unite». Questa opzione per il multilateralismo, che caratterizza l’approccio dell’Unione nell’ambito delle relazioni internazionali, è d’altronde una proiezione della propria esperienza, uno dei valori fondanti su cui essa stessa è stata creata e che promuove «nelle relazioni con il resto del modo» (v. la formulazione dell’art. 3, par. 5, TUE).L’ipotesi di conclusione di accordi tra l’Unione e le organizzazioni internazionali non si distingue sostanzialmente dalla conclusione di accordi con Stati terzi, né quanto al procedimento di conclusione, né quanto all’accordo in sé, a meno che esso non preveda la cooperazione o la partecipazione dell’Unione stessa e sia dunque atto a fungere da quadro normativo per future attività dell’Unione nell’ambito dell’organizzazione di cui si tratta. La partecipazione della Comunità, e oggi dell’Unione, in altri organismi internazionali si presenta in differenti forme e modalità: essa può essere de jure e de facto, quanto alla modalità di adesione, e si caratterizza come partecipazione esclusiva o congiunta a seconda dell’assenza o della presenza degli Stati membri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.