Il saggio si propone di fare luce su alcuni episodi chiave del rapporto di amicizia e di collaborazione che coinvolse Vincenzo Monti e Andrea Mustoxidi (1785-1860). Il letterato originario di Corfù, giunto in Italia nel 1802 per iscriversi alla Facoltà di Legge dell’Università di Pavia, conobbe Monti proprio tra i banchi universitari, frequentando le sue lezioni di Eloquenza. Il carisma del massimo vate dell’Italia repubblicana suscitò immediatamente nel giovane studente sentimenti di devota ammirazione, e dalle attenzioni che il professor Monti a sua volta gli manifestò nacque un rapporto di fiducia che si sarebbe tramutato in fruttuosa collaborazione letteraria. Analizzando testi e documenti epistolari inediti, il saggio esamina l’apporto filologico-erudito di Mustoxidi all’impresa plurale della traduzione dell’Iliade montiana, senza tralasciare il contributo linguistico da lui prestato nelle fasi della realizzazione della Proposta. Sono entrambe esperienze paradigmatiche ascrivibili al fecondo discepolato di Mustoxidi presso Monti, la cui naturale evoluzione decretò la nascita di uno dei sodalizi intellettuali più interessanti della letteratura italiana ottocentesca.
Un fecondo discepolato ottocentesco. Monti e l’allievo greco Mustoxidi
A. Scardicchio
2022-01-01
Abstract
Il saggio si propone di fare luce su alcuni episodi chiave del rapporto di amicizia e di collaborazione che coinvolse Vincenzo Monti e Andrea Mustoxidi (1785-1860). Il letterato originario di Corfù, giunto in Italia nel 1802 per iscriversi alla Facoltà di Legge dell’Università di Pavia, conobbe Monti proprio tra i banchi universitari, frequentando le sue lezioni di Eloquenza. Il carisma del massimo vate dell’Italia repubblicana suscitò immediatamente nel giovane studente sentimenti di devota ammirazione, e dalle attenzioni che il professor Monti a sua volta gli manifestò nacque un rapporto di fiducia che si sarebbe tramutato in fruttuosa collaborazione letteraria. Analizzando testi e documenti epistolari inediti, il saggio esamina l’apporto filologico-erudito di Mustoxidi all’impresa plurale della traduzione dell’Iliade montiana, senza tralasciare il contributo linguistico da lui prestato nelle fasi della realizzazione della Proposta. Sono entrambe esperienze paradigmatiche ascrivibili al fecondo discepolato di Mustoxidi presso Monti, la cui naturale evoluzione decretò la nascita di uno dei sodalizi intellettuali più interessanti della letteratura italiana ottocentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.