La nozione di condivisione pubblica della storia riarticola su piani diversi e spesso conflittuali frammenti di memoria differenti che producono immagini diverse di città. Partendo da una ricerca svolta a Bernalda (Basilicata), cercherò di mostrare come la patrimonializzazione dello spazio urbano non consiste soltanto nella conservazione delle tracce del passato, ma anche nella trasformazione del presente in “memoria del passato”. Nel caso di Bernalda tale processo parte da una rilettura della storia locale che sposta il centro della narrazione storica dal Rinascimento al periodo della Magna Grecia, le cui tracce sono visibili nel sito archeologico di Metaponto (località di mare del paese). Tale processo individua e porta con sé elementi di de-patrimonializzazione della memoria sociale condivisa del momento fondativio del paese centrata sul Castello e sui palazzi signorili. E’ il gioco dialettico fra patrimonializzazione e de-patrimonializzazione a conferire senso agli spazi urbani e a ridisegnare nuovi confini entro cui la città si definisce. Lo spazio urbano, in questo modo, diventa lo scenario entro cui le narrative storiche in contrasto fra loro trovano nuove sintesi discorsive che si nutrono e producono nuove immagini di bellezza urbana. In questa prospettiva, le politiche di arredo urbano, che portano nel cuore del paese le tracce della dimenticata grecità, giocano un ruolo importante nella costruzione di nuove concettualizzazione dell’idea di paese e dell’identità locale.
I segni della storia. Pianificazione urbana e costruzione della memoria pubblica a Bernalda
Parisi, Rosa
2012-01-01
Abstract
La nozione di condivisione pubblica della storia riarticola su piani diversi e spesso conflittuali frammenti di memoria differenti che producono immagini diverse di città. Partendo da una ricerca svolta a Bernalda (Basilicata), cercherò di mostrare come la patrimonializzazione dello spazio urbano non consiste soltanto nella conservazione delle tracce del passato, ma anche nella trasformazione del presente in “memoria del passato”. Nel caso di Bernalda tale processo parte da una rilettura della storia locale che sposta il centro della narrazione storica dal Rinascimento al periodo della Magna Grecia, le cui tracce sono visibili nel sito archeologico di Metaponto (località di mare del paese). Tale processo individua e porta con sé elementi di de-patrimonializzazione della memoria sociale condivisa del momento fondativio del paese centrata sul Castello e sui palazzi signorili. E’ il gioco dialettico fra patrimonializzazione e de-patrimonializzazione a conferire senso agli spazi urbani e a ridisegnare nuovi confini entro cui la città si definisce. Lo spazio urbano, in questo modo, diventa lo scenario entro cui le narrative storiche in contrasto fra loro trovano nuove sintesi discorsive che si nutrono e producono nuove immagini di bellezza urbana. In questa prospettiva, le politiche di arredo urbano, che portano nel cuore del paese le tracce della dimenticata grecità, giocano un ruolo importante nella costruzione di nuove concettualizzazione dell’idea di paese e dell’identità locale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
la citta che si rinnova.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione editoriale
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
5.26 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.26 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.