I protocolli redatti all'inizio degli atti legali, sia in demotico sia in greco, costituiscono una fonte preziosa per la storia del periodo tolemaico. Nonostante l'apparente ripetitività nella formulazione, grazie alla loro datazione precisa al mese, se non al giorno, sono un vero “sismografo dei cambiamenti dinastici” e offrono un punto di vista privilegiato sulle vicende della casata lagide, o almeno sulla sua propaganda ufficiale. Il loro numero e la loro articolazione, tendenzialmente sempre più dettagliata col susseguirsi dei regnanti, forniscono una grande quantità di informazioni riguardanti coreggenze, successioni e crisi politiche al vertice dello Stato, così come i culti dinastici nei centri d'Alessandria e di Tolemaide. Un'analisi dettagliata aiuta a discernerne i tratti comuni dalle difformità, che possono essere proprie a pratiche scribali locali. Verranno affrontati nel dettaglio due casi-studio: l'archivio bilingue di Totoês e di Tatehathyris e il Fondo Jouguet dell'Università della Sorbona. Il primo lotto, custodito al Museo Egizio di Torino, con oltre trenta protocolli copre la maggior parte del II secolo a.C. ed offre un utile punto di vista su uno dei periodi più travagliati della dominazione lagide. Il secondo, studiato nell'ambito del progetto europeo GESHAEM (the Graeco-Egyptian State: Hellenistic Archives from Egyptian Mummies, ERC-StG 758907), svela ancora documenti inediti.
I protocolli di datazione negli atti legali ed il loro contributo alla storia del periodo tolemaico (e viceversa)
Lorenzo Uggetti
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01
Abstract
I protocolli redatti all'inizio degli atti legali, sia in demotico sia in greco, costituiscono una fonte preziosa per la storia del periodo tolemaico. Nonostante l'apparente ripetitività nella formulazione, grazie alla loro datazione precisa al mese, se non al giorno, sono un vero “sismografo dei cambiamenti dinastici” e offrono un punto di vista privilegiato sulle vicende della casata lagide, o almeno sulla sua propaganda ufficiale. Il loro numero e la loro articolazione, tendenzialmente sempre più dettagliata col susseguirsi dei regnanti, forniscono una grande quantità di informazioni riguardanti coreggenze, successioni e crisi politiche al vertice dello Stato, così come i culti dinastici nei centri d'Alessandria e di Tolemaide. Un'analisi dettagliata aiuta a discernerne i tratti comuni dalle difformità, che possono essere proprie a pratiche scribali locali. Verranno affrontati nel dettaglio due casi-studio: l'archivio bilingue di Totoês e di Tatehathyris e il Fondo Jouguet dell'Università della Sorbona. Il primo lotto, custodito al Museo Egizio di Torino, con oltre trenta protocolli copre la maggior parte del II secolo a.C. ed offre un utile punto di vista su uno dei periodi più travagliati della dominazione lagide. Il secondo, studiato nell'ambito del progetto europeo GESHAEM (the Graeco-Egyptian State: Hellenistic Archives from Egyptian Mummies, ERC-StG 758907), svela ancora documenti inediti.File | Dimensione | Formato | |
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