Nel contesto della società attuale, caratterizzato da criticità culturali che inmodo trasversale definiscono ambienti organizzativi a voltemolto diversi fra loro e l’esigenza di dover sviluppare strategie di lavoro di gruppo, emerge la necessità di adottare strategie e metodologie pedagogiche di apprendimento e ricerca che tengano conto della “diversità” dei destinatari. Diversità in termini di stile cognitivo, di stile d’apprendimento, di condizioni di sviluppo, di personalità, di capacità intellettive, oltre che naturalmente della presenza di eventuali limiti di varia natura. Non solo, tale diversità - eterogeneità intrinseca alle organizzazioni si interseca con la velocità e l’ampiezza sempre crescente dei cambiamenti. Da qui la difficoltà di adattarsi aimutamenti, recepirli e reagire ad essi anche attraverso processi continui di assimilazione e accomodamento. Cosa fare? Un possibile e tracciabile sentiero che possa “orientare alla meta” è: - far riferimento alla complessità del sistema, ai processi di “costruzione di senso” e di interpretazione, ai sistemi cognitivi che sostengono gli scenari di cambiamento sociale1; - aumentare la presenza di maggiori e più rapidi flussi di comunicazione tra le persone e tra i sottosistemi.
Team Building e il paradigma dell’azione situata
DEL GOTTARDO E
2009-01-01
Abstract
Nel contesto della società attuale, caratterizzato da criticità culturali che inmodo trasversale definiscono ambienti organizzativi a voltemolto diversi fra loro e l’esigenza di dover sviluppare strategie di lavoro di gruppo, emerge la necessità di adottare strategie e metodologie pedagogiche di apprendimento e ricerca che tengano conto della “diversità” dei destinatari. Diversità in termini di stile cognitivo, di stile d’apprendimento, di condizioni di sviluppo, di personalità, di capacità intellettive, oltre che naturalmente della presenza di eventuali limiti di varia natura. Non solo, tale diversità - eterogeneità intrinseca alle organizzazioni si interseca con la velocità e l’ampiezza sempre crescente dei cambiamenti. Da qui la difficoltà di adattarsi aimutamenti, recepirli e reagire ad essi anche attraverso processi continui di assimilazione e accomodamento. Cosa fare? Un possibile e tracciabile sentiero che possa “orientare alla meta” è: - far riferimento alla complessità del sistema, ai processi di “costruzione di senso” e di interpretazione, ai sistemi cognitivi che sostengono gli scenari di cambiamento sociale1; - aumentare la presenza di maggiori e più rapidi flussi di comunicazione tra le persone e tra i sottosistemi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.