Le grotte dei Santi e delle Fornelle a Calvi (CE) costituiscono un punto di osservazione privilegiato per comprendere l'evoluzione del fenomeno rupestre, con particolare riferimento alla decorazione pittorica di analoghi luoghi sacri della Campania medievale. Le due chiese rupestri mostrano, nella sequenza degli strati decorativi, le caratteristiche specifiche della cultura pittorica delle chiese rupestri in area mediterranea. Una recente indagine nelle chiese-grotte di Calvi permette sia di formulare nuove considerazioni in relazione alla pratica pittorica degli artisti, sia di verificare lo stato di conservazione di un patrimonio pittorico estremamente fragile. La loro storia di conservazione, così come le vicende legate al loro utilizzo, sono quindi piuttosto complesse. Vittime in passato di ripetuti furti che li hanno privati di parte del loro ricco patrimonio pittorico, negli ultimi mesi i due siti sono stati oggetto della prima campagna di catalogazione integrale, condotta sotto la supervisione della Soprintendenza di Caserta e Benevento. Il restauro di un piccolo gruppo di affreschi di Calvi presso l'Università "Suor Orsola Benenicasa", recuperati dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha favorito il risveglio dell'interesse per le loro pitture, nonché la necessità di trovare soluzioni condivise per garantire la fruizione pubblica dei numerosi frammenti pittorici recuperati negli ultimi decenni, tra cui quelli ancora esposti presso il Museo del Territorio nella Reggia di Caserta. La scelta delle più innovative tecniche di conservazione applicate ai beni culturali e l'individuazione della sede più idonea per l'esposizione di questo fragile patrimonio pittorico mirano a restituire definitivamente alla collettività gli affreschi, purtroppo frammentari, delle Grotte dei Santi e delle Fornelle.
Le Grotte medievali dell’antica 'Cales': orizzonte artistico e istanze conservative
Manuela De Giorgi
2022-01-01
Abstract
Le grotte dei Santi e delle Fornelle a Calvi (CE) costituiscono un punto di osservazione privilegiato per comprendere l'evoluzione del fenomeno rupestre, con particolare riferimento alla decorazione pittorica di analoghi luoghi sacri della Campania medievale. Le due chiese rupestri mostrano, nella sequenza degli strati decorativi, le caratteristiche specifiche della cultura pittorica delle chiese rupestri in area mediterranea. Una recente indagine nelle chiese-grotte di Calvi permette sia di formulare nuove considerazioni in relazione alla pratica pittorica degli artisti, sia di verificare lo stato di conservazione di un patrimonio pittorico estremamente fragile. La loro storia di conservazione, così come le vicende legate al loro utilizzo, sono quindi piuttosto complesse. Vittime in passato di ripetuti furti che li hanno privati di parte del loro ricco patrimonio pittorico, negli ultimi mesi i due siti sono stati oggetto della prima campagna di catalogazione integrale, condotta sotto la supervisione della Soprintendenza di Caserta e Benevento. Il restauro di un piccolo gruppo di affreschi di Calvi presso l'Università "Suor Orsola Benenicasa", recuperati dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha favorito il risveglio dell'interesse per le loro pitture, nonché la necessità di trovare soluzioni condivise per garantire la fruizione pubblica dei numerosi frammenti pittorici recuperati negli ultimi decenni, tra cui quelli ancora esposti presso il Museo del Territorio nella Reggia di Caserta. La scelta delle più innovative tecniche di conservazione applicate ai beni culturali e l'individuazione della sede più idonea per l'esposizione di questo fragile patrimonio pittorico mirano a restituire definitivamente alla collettività gli affreschi, purtroppo frammentari, delle Grotte dei Santi e delle Fornelle.File | Dimensione | Formato | |
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