Saggio introduttivo alla edizione critica di due testi inediti di Zambrano su Dante – Dante espejo humano e El Infierno (Dante) -. Il saggio raccoglie i continui riferimenti danteschi della Zambrano nel corso della sua opera e della sua corrispondenza, ricostruendo le tappe di una "amicizia intellettuale" alla quale la filosofa spagnola rimase fedele per tutta la vita. Lo studio determina quindi le fonti che hanno influenzato la sua lettura eterodossa del poeta come esponente di una tradizione nascosta, messa a tacere da quella dominante (Asín Palacios, Corbin, Guénon, Massignon, Weil). Approfondisce poi le ragioni filosofiche dell'interesse di Zambrano per Dante, individuandole in un rapporto ambivalente, di vicinanza e distanza, con il neoplatonismo e nella loro comune visione della parola poetica come agente "alchemico" capace di trascendere, salvandola, l'esperienza storica. Infine, viene trattata l'interpretazione zambraniana della figura di Beatrice, evidenziandone l'originalità e le coincidenze con le recenti letture di dantisti come Joan Ferrante, Giuliana Carrugati o Federico Sanguineti.
La sete naturale. Note sulla Lectura Dantis di María Zambrano
Laurenzi, Elena
2021-01-01
Abstract
Saggio introduttivo alla edizione critica di due testi inediti di Zambrano su Dante – Dante espejo humano e El Infierno (Dante) -. Il saggio raccoglie i continui riferimenti danteschi della Zambrano nel corso della sua opera e della sua corrispondenza, ricostruendo le tappe di una "amicizia intellettuale" alla quale la filosofa spagnola rimase fedele per tutta la vita. Lo studio determina quindi le fonti che hanno influenzato la sua lettura eterodossa del poeta come esponente di una tradizione nascosta, messa a tacere da quella dominante (Asín Palacios, Corbin, Guénon, Massignon, Weil). Approfondisce poi le ragioni filosofiche dell'interesse di Zambrano per Dante, individuandole in un rapporto ambivalente, di vicinanza e distanza, con il neoplatonismo e nella loro comune visione della parola poetica come agente "alchemico" capace di trascendere, salvandola, l'esperienza storica. Infine, viene trattata l'interpretazione zambraniana della figura di Beatrice, evidenziandone l'originalità e le coincidenze con le recenti letture di dantisti come Joan Ferrante, Giuliana Carrugati o Federico Sanguineti.File | Dimensione | Formato | |
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