* Indice * I) ATTUALE SITUAZIONE. I.a) Fenomeni e dinamiche oggetto dell’analisi. I.b) Metodo e obiettivi dell’analisi. II) PROFILI PROBLEMATICI. III) PROSPETTIVE IN VIA SCHEMATICA (prodromiche all’indicazione di possibili misure). IV) INDICI DELLE SCHEDE DI APPROFONDIMENTO DA SVILUPPARE. IV.a) Indice provvisorio in tema di politica e diritto ambientale in Europa. IV.b) Principi stabiliti nelle procedure di valutazione ambientale (VIA, VAS, AIA) per la costruzione di un procedimento amministrativo unico europeo (indice provvisorio e problematico). * Abstract delle Conclusioni * Da una prima ricognizione e studio al Gruppo di lavoro su Ambiente e sviluppo sostenibile, sulla base anche dei materiali che si allegano, pare possibile prospettare un documento propositivo articolato sui seguenti punti: a) contributo dei principi stabiliti nelle principali procedure ambientali (VIA, VAS, AIA) per la costruzione di un procedimento unico europeo che faccia premio in modo particolare ai diritti di informazione e ai diritti di partecipazione, stabilendo procedure democratiche aperte non solo ai diretti interessati; b) rafforzamento del flusso delle informazioni su base tecnica attraverso il rafforzamento dei network gestiti dalle agenzie europee che deve passare, da un lato, per una loro razionalizzazione (v. anche infra, punto d) e, dall'altra, per una loro più pronunciata capacità di intervento che sappia cogliere anche l'evoluzione nel frattempo maturata della dottrina Meroni; c) rafforzamento reale del principio di integrazione che dovrebbe, da un lato, procedere alla riduzione della frammentazione delle discipline normative e, dall'altro, produrre un metodo di sviluppo delle politiche basato sulla tecnica del bilanciamento – ferma la necessità di assicurare inderogabilmente un “elevato livello di tutela” dell’ambiente (art. 191 TFUE) – in adesione al principio dello sviluppo sostenibile, rendendo finalmente possibile la conversione ecologica dello sviluppo economico. Si potrebbe, a questo proposito, proporre un collegamento con un piano di investimenti europei fondato su una reale conversione dei processi produttivi e di consumo fondati sulla compatibilità ecologica; d) favor verso nuove dinamiche istituzionali che riordinino sul piano organizzativo il complesso - se non ipertrofico - sistema delle agenzie europee, da un lato, e della comitologia, dall’altro, sul piano orizzontale, nonché tra le reti agenziali e comitologiche dislocate ai livelli europeo, nazionale e sub-nazionale, sul piano verticale, con l’obiettivo di mettere in relazione direttamente il livello europeo con quello locale nella direzione di rafforzare reti transnazionali di amministrazioni pubbliche per lo sviluppo di scelte pubbliche più ambiziose di quelle degli Stati e caratterizzate da innovazioni tecniche e sociali.
Ambiente e sviluppo sostenibile (scheda)
Monteduro, MassimoMembro del Collaboration Group
2017-01-01
Abstract
* Indice * I) ATTUALE SITUAZIONE. I.a) Fenomeni e dinamiche oggetto dell’analisi. I.b) Metodo e obiettivi dell’analisi. II) PROFILI PROBLEMATICI. III) PROSPETTIVE IN VIA SCHEMATICA (prodromiche all’indicazione di possibili misure). IV) INDICI DELLE SCHEDE DI APPROFONDIMENTO DA SVILUPPARE. IV.a) Indice provvisorio in tema di politica e diritto ambientale in Europa. IV.b) Principi stabiliti nelle procedure di valutazione ambientale (VIA, VAS, AIA) per la costruzione di un procedimento amministrativo unico europeo (indice provvisorio e problematico). * Abstract delle Conclusioni * Da una prima ricognizione e studio al Gruppo di lavoro su Ambiente e sviluppo sostenibile, sulla base anche dei materiali che si allegano, pare possibile prospettare un documento propositivo articolato sui seguenti punti: a) contributo dei principi stabiliti nelle principali procedure ambientali (VIA, VAS, AIA) per la costruzione di un procedimento unico europeo che faccia premio in modo particolare ai diritti di informazione e ai diritti di partecipazione, stabilendo procedure democratiche aperte non solo ai diretti interessati; b) rafforzamento del flusso delle informazioni su base tecnica attraverso il rafforzamento dei network gestiti dalle agenzie europee che deve passare, da un lato, per una loro razionalizzazione (v. anche infra, punto d) e, dall'altra, per una loro più pronunciata capacità di intervento che sappia cogliere anche l'evoluzione nel frattempo maturata della dottrina Meroni; c) rafforzamento reale del principio di integrazione che dovrebbe, da un lato, procedere alla riduzione della frammentazione delle discipline normative e, dall'altro, produrre un metodo di sviluppo delle politiche basato sulla tecnica del bilanciamento – ferma la necessità di assicurare inderogabilmente un “elevato livello di tutela” dell’ambiente (art. 191 TFUE) – in adesione al principio dello sviluppo sostenibile, rendendo finalmente possibile la conversione ecologica dello sviluppo economico. Si potrebbe, a questo proposito, proporre un collegamento con un piano di investimenti europei fondato su una reale conversione dei processi produttivi e di consumo fondati sulla compatibilità ecologica; d) favor verso nuove dinamiche istituzionali che riordinino sul piano organizzativo il complesso - se non ipertrofico - sistema delle agenzie europee, da un lato, e della comitologia, dall’altro, sul piano orizzontale, nonché tra le reti agenziali e comitologiche dislocate ai livelli europeo, nazionale e sub-nazionale, sul piano verticale, con l’obiettivo di mettere in relazione direttamente il livello europeo con quello locale nella direzione di rafforzare reti transnazionali di amministrazioni pubbliche per lo sviluppo di scelte pubbliche più ambiziose di quelle degli Stati e caratterizzate da innovazioni tecniche e sociali.File | Dimensione | Formato | |
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