La rilevanza del fenomeno dell’organizzazione internazionale nell’odierna comunità degli Stati è un dato ampiamente riconosciuto, testimoniato dell’ampia diffusione di forme istituzionalizzate di cooperazione internazionale. La diversificazione dei modelli giuridici e delle tipologie organizzative ha incrementato la complessità dell’analisi e della ricostruzione giuridica del fenomeno, e ha imposto il riferimento a una pluralità di tipologie associative anche atipiche, nel tentativo di ricondurre ad unità tale multiforme realtà. Da qui un approccio che superasse, ricomprendendolo, il modello classico di organizzazione internazionale elaborato dalla dottrina. In tale contesto, articolato e plurale, la chiave di lettura condivisa rimane il carattere strumentale dell’organizzazione, alla quale gli Stati affidano funzioni che non possono, per la loro natura, essere esercitate dal singolo Stato, ovvero che possono essere svolte meglio, o più adeguatamente, in comune. La dialettica fra la sovranità statuale e le funzioni attribuite all’organizzazione costituisce, quindi, lo strumento interpretativo privilegiato nel presente volume. In questo contesto, il capitolo XIII è la sede in cui si illustrano le fonti di finanziamento delle organzzazioni internazionali, partendo dalla struttura del bilancio. Si esplorano le differenti modalità di contribuzione degli Stati, che variano significativamente a seconda delle dimensioni delle stesse e delle funzioni svolte, le contribuzioni fuori bilancio e ad hoc, i doni e le risorse proprie che caratterizzano le organizzazioni più avanzate come l'Unione europea o quelle che operano in settori estremamente specifici.
Il finanziamento delle organizzazioni internazionali
Cafaro, Susanna
2024-01-01
Abstract
La rilevanza del fenomeno dell’organizzazione internazionale nell’odierna comunità degli Stati è un dato ampiamente riconosciuto, testimoniato dell’ampia diffusione di forme istituzionalizzate di cooperazione internazionale. La diversificazione dei modelli giuridici e delle tipologie organizzative ha incrementato la complessità dell’analisi e della ricostruzione giuridica del fenomeno, e ha imposto il riferimento a una pluralità di tipologie associative anche atipiche, nel tentativo di ricondurre ad unità tale multiforme realtà. Da qui un approccio che superasse, ricomprendendolo, il modello classico di organizzazione internazionale elaborato dalla dottrina. In tale contesto, articolato e plurale, la chiave di lettura condivisa rimane il carattere strumentale dell’organizzazione, alla quale gli Stati affidano funzioni che non possono, per la loro natura, essere esercitate dal singolo Stato, ovvero che possono essere svolte meglio, o più adeguatamente, in comune. La dialettica fra la sovranità statuale e le funzioni attribuite all’organizzazione costituisce, quindi, lo strumento interpretativo privilegiato nel presente volume. In questo contesto, il capitolo XIII è la sede in cui si illustrano le fonti di finanziamento delle organzzazioni internazionali, partendo dalla struttura del bilancio. Si esplorano le differenti modalità di contribuzione degli Stati, che variano significativamente a seconda delle dimensioni delle stesse e delle funzioni svolte, le contribuzioni fuori bilancio e ad hoc, i doni e le risorse proprie che caratterizzano le organizzazioni più avanzate come l'Unione europea o quelle che operano in settori estremamente specifici.File | Dimensione | Formato | |
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