Lo studio ribadisce, con nuovi argomenti, l'attribuzione alla Sicilia normanna del set per il gioco degli scacchi detto di Carlo Magno, attualmente conservato presso il site Richelieu della Bibliothèque Nationale de France. L'insieme, uno dei più antichi e integri complessi di scacchi figurati realizzati nell'Occidente latino, è attualmente ridotto a 16 dei 32 elementi originali. Si tratta di un corpus unico, eccezionale non solo per le dimensioni ma anche per la materia nella quale è intagliato - l'avorio d'elefante - ma anche per la singolare contaminazione tra Oriente e Occidente che distingue le figure principali del gioco. Il recente restauro del set, messo in opera dalla BnF in vista del riallestimento della Galerie Mazarine (2022), ha permesso di comprendere la storia conservativa dell'insieme e le dinamiche dell'atelier che portò a termine il lavoro. La pulitura ha inoltre consentito una migliore lettura delle peculiarità iconografiche che rendono la serie di Carlo Magno un documento unico. Le vesti, gli attributi e il gesto delle due figure centrali del gioco offrono una sorta di manifesto della nuova regalità normanna. Ciò ne giustifica probabilmente l'attribuzione al tempo di Ruggero II, e forse a una sua diretta committenza.
I due volti di un re. Gli scacchi di Carlo Magno
Speciale
2023-01-01
Abstract
Lo studio ribadisce, con nuovi argomenti, l'attribuzione alla Sicilia normanna del set per il gioco degli scacchi detto di Carlo Magno, attualmente conservato presso il site Richelieu della Bibliothèque Nationale de France. L'insieme, uno dei più antichi e integri complessi di scacchi figurati realizzati nell'Occidente latino, è attualmente ridotto a 16 dei 32 elementi originali. Si tratta di un corpus unico, eccezionale non solo per le dimensioni ma anche per la materia nella quale è intagliato - l'avorio d'elefante - ma anche per la singolare contaminazione tra Oriente e Occidente che distingue le figure principali del gioco. Il recente restauro del set, messo in opera dalla BnF in vista del riallestimento della Galerie Mazarine (2022), ha permesso di comprendere la storia conservativa dell'insieme e le dinamiche dell'atelier che portò a termine il lavoro. La pulitura ha inoltre consentito una migliore lettura delle peculiarità iconografiche che rendono la serie di Carlo Magno un documento unico. Le vesti, gli attributi e il gesto delle due figure centrali del gioco offrono una sorta di manifesto della nuova regalità normanna. Ciò ne giustifica probabilmente l'attribuzione al tempo di Ruggero II, e forse a una sua diretta committenza.| File | Dimensione | Formato | |
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