La tecnica tomografica permette di riconoscere con accuratezza la sede, le dimensioni, le porzioni anatomiche del polmone e le caratteristiche dei processi patologici. Esistono due tecniche di tomografia a emissione, quella a emissione di singolo fotone, la SPET, e quella a emissione di positroni, la PET (Tab. 7-11). Al fine di ottenere un'accurata diagnosi e una corretta interpretazione delle immagini scintigrafiche è diventato fondamentale disporre affianco alle immagini funzionali (SPET o PET) immagini di tipo morfologico (Rx, TC e RM). Inizialmente si è provveduto a effettuare fusioni di immagini provenienti da apparecchiature differenti e acquisite in tempi diversi mediante l'utilizzo di opportuni sistemi software. Attualmente si dispone però di sistemi hardware ibridi, ovvero un unico sistema con integrati SPET o PET e CT o più di recente SPET o PET e RM, in uno stesso gantry, con cui le immagini di due modalità vengono acquisite in un'unica sessione e co-registrate, senza che il paziente si muova dal lettino. Si ottengono così immagini multimodali, funzionali e morfologiche contemporaneamente. La utilizzazione di macchine SPECT/CT per ottenere contemporaneamente e durante un singolo esame sia le immagini di medicina nucleare (scintigrafie polmonari perfusive /ventilatorie) che la TC, rappresentano la migliore scelta tecnica per lo studio delle patologie polmonari. L'indagine che visualizza la distribuzione e la concentrazione del radiofarmaco nei due polmoni o nel torace viene definita scintigrafia statica. Le proiezioni possibili sono: anteriore, posteriore, laterali e oblique a 45° anteriore e posteriore. Se l'esame viene esteso all'intero corpo nelle due proiezioni, anteriore e posteriore, viene detto total body (IB) o whole body (WB). Le immagini WB sono utili nella stadiazione e ristadiazione di pazienti con patologie neoplastiche o infiammatorie con possibile disseminazione in varie sedi come anche nel ricercare patologie la cui sede di origine non è nota. Tale indagine WB rappresenta il primo step per guidare indagini su specifici distretti anatomici sede di patologie. Quando si acquisiscono immagini in sequenza sul torace è possibile ottenere la visualizzazione delle modificazioni spaziali della concentrazione del radiofarmaco nel tempo. Queste vengono definite scintigrafie dinamiche. Queste ultime sono caratterizzate dalla frequenza temporale, con cui vengono ottenute le immagini, e dal tempo di durata dell'esame (per esempio: 1 immagine ogni minuto per 60 minuti). Si può dire che nella maggioranza dei casi i radiofarmaci impiegati in pneumologia si distribuiscono nelle porzioni integre e normo-funzionanti del polmone, mentre nei processi patologici la loro concentrazione appare ridotta o assente. La lesione viene definita ipofissante, non fissante, fredda. Quando si utilizzano radiofarmaci con specifico tropismo per il tessuto patologico, la lesione accumula il radiofarmaco e si mette in evidenza come area Iperattiva o positiva. I radiofarmaci che permettono questo tipo di immagine sono detti indicatori positivi di lesione.
"Malattie dell’apparato respiratorio. Pneumologia e chirurgia toracica"
A. SCARDAPANE;
2021-01-01
Abstract
La tecnica tomografica permette di riconoscere con accuratezza la sede, le dimensioni, le porzioni anatomiche del polmone e le caratteristiche dei processi patologici. Esistono due tecniche di tomografia a emissione, quella a emissione di singolo fotone, la SPET, e quella a emissione di positroni, la PET (Tab. 7-11). Al fine di ottenere un'accurata diagnosi e una corretta interpretazione delle immagini scintigrafiche è diventato fondamentale disporre affianco alle immagini funzionali (SPET o PET) immagini di tipo morfologico (Rx, TC e RM). Inizialmente si è provveduto a effettuare fusioni di immagini provenienti da apparecchiature differenti e acquisite in tempi diversi mediante l'utilizzo di opportuni sistemi software. Attualmente si dispone però di sistemi hardware ibridi, ovvero un unico sistema con integrati SPET o PET e CT o più di recente SPET o PET e RM, in uno stesso gantry, con cui le immagini di due modalità vengono acquisite in un'unica sessione e co-registrate, senza che il paziente si muova dal lettino. Si ottengono così immagini multimodali, funzionali e morfologiche contemporaneamente. La utilizzazione di macchine SPECT/CT per ottenere contemporaneamente e durante un singolo esame sia le immagini di medicina nucleare (scintigrafie polmonari perfusive /ventilatorie) che la TC, rappresentano la migliore scelta tecnica per lo studio delle patologie polmonari. L'indagine che visualizza la distribuzione e la concentrazione del radiofarmaco nei due polmoni o nel torace viene definita scintigrafia statica. Le proiezioni possibili sono: anteriore, posteriore, laterali e oblique a 45° anteriore e posteriore. Se l'esame viene esteso all'intero corpo nelle due proiezioni, anteriore e posteriore, viene detto total body (IB) o whole body (WB). Le immagini WB sono utili nella stadiazione e ristadiazione di pazienti con patologie neoplastiche o infiammatorie con possibile disseminazione in varie sedi come anche nel ricercare patologie la cui sede di origine non è nota. Tale indagine WB rappresenta il primo step per guidare indagini su specifici distretti anatomici sede di patologie. Quando si acquisiscono immagini in sequenza sul torace è possibile ottenere la visualizzazione delle modificazioni spaziali della concentrazione del radiofarmaco nel tempo. Queste vengono definite scintigrafie dinamiche. Queste ultime sono caratterizzate dalla frequenza temporale, con cui vengono ottenute le immagini, e dal tempo di durata dell'esame (per esempio: 1 immagine ogni minuto per 60 minuti). Si può dire che nella maggioranza dei casi i radiofarmaci impiegati in pneumologia si distribuiscono nelle porzioni integre e normo-funzionanti del polmone, mentre nei processi patologici la loro concentrazione appare ridotta o assente. La lesione viene definita ipofissante, non fissante, fredda. Quando si utilizzano radiofarmaci con specifico tropismo per il tessuto patologico, la lesione accumula il radiofarmaco e si mette in evidenza come area Iperattiva o positiva. I radiofarmaci che permettono questo tipo di immagine sono detti indicatori positivi di lesione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.