Andrea Matteo e Belisario Acquaviva, figli del conte Giulio Antonio e di Caterina Orsini del Balzo, e perciò nipoti dell’ultimo principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo, furono uomini d’armi e abili politici, ma furono anche esperti di humanae litterae, capaci di incarnare l’exemplum umanistico dell’uomo in grado di riunire in sé l’arte del buon governo e l’attività intellettuale. Nell’epistolario di Antonio Galateo, i due Acquaviva sono presenti sia come destinatari che come personaggi ed è, perciò, possibile ricostruirne il profilo culturale e gli interessi specifici attraverso gli occhi di un importante membro dell’Accademia Pontaniana e dell’Umanesimo meridionale.
L’eredità culturale del Principato di Taranto. I milites litterati Andrea Matteo e Belisario Acquaviva nell’opera di Antonio Galateo
Dall'Oco Sondra
2024-01-01
Abstract
Andrea Matteo e Belisario Acquaviva, figli del conte Giulio Antonio e di Caterina Orsini del Balzo, e perciò nipoti dell’ultimo principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo, furono uomini d’armi e abili politici, ma furono anche esperti di humanae litterae, capaci di incarnare l’exemplum umanistico dell’uomo in grado di riunire in sé l’arte del buon governo e l’attività intellettuale. Nell’epistolario di Antonio Galateo, i due Acquaviva sono presenti sia come destinatari che come personaggi ed è, perciò, possibile ricostruirne il profilo culturale e gli interessi specifici attraverso gli occhi di un importante membro dell’Accademia Pontaniana e dell’Umanesimo meridionale.File | Dimensione | Formato | |
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