Ripercorrendo in chiave teorica i risultati di alcune recenti ricerche sulle implicazioni di genere delle trasformazioni accademiche in ottica di mercato, si intende qui proporre l’ipotesi di una nuova forma di ri-segregazione di genere all’interno delle università italiane, parallela alla coesistenza di due modelli di carriera, da una parte quello “interno”, basato su una traiettoria lineare svolta per lo più all’interno della stessa organizzazione sotto la protezione di un mentore, e dall’altra quello “esterno”, mobile e basato sull’auto-imprenditorialità. E se uomini e donne fossero diversamente distribuiti tra i due modelli, con i primi più concentrati all’interno del vecchio modello e le seconde all’interno di quello nuovo? Per le donne significherebbe non avere altra scelta, per evitare di uscire dal track accademico, che abbracciare la nuova cultura organizzativa basata sull’ideale meritocratico e sui criteri dell’eccellenza. In questa prospettiva, le opportunità che la “nuova” accademia offre sarebbero estremamente problematiche: non solo perché riprodurrebbero nuove forme di segregazione ma anche per i costi che questi spazi di agency femminili portano con sé.
Condannate all’eccellenza? Leggere il conflitto tra la vecchia e la nuova accademia in prospettiva di genere
Gaiaschi, Camilla
2024-01-01
Abstract
Ripercorrendo in chiave teorica i risultati di alcune recenti ricerche sulle implicazioni di genere delle trasformazioni accademiche in ottica di mercato, si intende qui proporre l’ipotesi di una nuova forma di ri-segregazione di genere all’interno delle università italiane, parallela alla coesistenza di due modelli di carriera, da una parte quello “interno”, basato su una traiettoria lineare svolta per lo più all’interno della stessa organizzazione sotto la protezione di un mentore, e dall’altra quello “esterno”, mobile e basato sull’auto-imprenditorialità. E se uomini e donne fossero diversamente distribuiti tra i due modelli, con i primi più concentrati all’interno del vecchio modello e le seconde all’interno di quello nuovo? Per le donne significherebbe non avere altra scelta, per evitare di uscire dal track accademico, che abbracciare la nuova cultura organizzativa basata sull’ideale meritocratico e sui criteri dell’eccellenza. In questa prospettiva, le opportunità che la “nuova” accademia offre sarebbero estremamente problematiche: non solo perché riprodurrebbero nuove forme di segregazione ma anche per i costi che questi spazi di agency femminili portano con sé.File | Dimensione | Formato | |
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