Il lavoro tratta dell’evoluzione, sullo sfondo delle trasformazioni che tra Otto e Novecento investono le strutture socioeconomiche e politico-istituzionali su scala locale e nazionale, del valore materiale e simbolico attribuibile al patrimonio costituito dai fabbricati urbani e rurali della nobile famiglia de’ Sangro, che discende da un’antica, prestigiosa e ricca dinastia dell’aristocrazia napoletana, ma anche italiana ed europea. A metà XIX secolo, i duchi de’ Sangro, che già vantano vaste proprietà ex feudali nel napoletano e nelle province di Bari e Capitanata, incrementano blasonario e patrimonio acquisendo, in seguito all’intreccio di particolari vicende matrimoniali e successorie, i titoli e i beni dei Caracciolo duchi di Martina (l’odierna Martina Franca in provincia di Taranto), eredi diretti dell’omonima signoria feudale che dal Cinquecento si è radicata in Terra d’Otranto e che appartiene anch’essa a un’illustre stirpe, di cui è il ceppo, della grande nobiltà di piazza.
Ricchezza di pietra. I fabbricati urbani e rurali dei duchi di Martina tra Otto e Novecento
Romano, Michele
2024-01-01
Abstract
Il lavoro tratta dell’evoluzione, sullo sfondo delle trasformazioni che tra Otto e Novecento investono le strutture socioeconomiche e politico-istituzionali su scala locale e nazionale, del valore materiale e simbolico attribuibile al patrimonio costituito dai fabbricati urbani e rurali della nobile famiglia de’ Sangro, che discende da un’antica, prestigiosa e ricca dinastia dell’aristocrazia napoletana, ma anche italiana ed europea. A metà XIX secolo, i duchi de’ Sangro, che già vantano vaste proprietà ex feudali nel napoletano e nelle province di Bari e Capitanata, incrementano blasonario e patrimonio acquisendo, in seguito all’intreccio di particolari vicende matrimoniali e successorie, i titoli e i beni dei Caracciolo duchi di Martina (l’odierna Martina Franca in provincia di Taranto), eredi diretti dell’omonima signoria feudale che dal Cinquecento si è radicata in Terra d’Otranto e che appartiene anch’essa a un’illustre stirpe, di cui è il ceppo, della grande nobiltà di piazza.File | Dimensione | Formato | |
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