Il progetto Fabrateria Nova, avviato in collaborazione con la ex Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, il Deutsches Archäologisches Institut - Abteilung Rom (DAI), l’Università degli Studi di Cassino, l’Università del Salento e il Comune di San Giovanni Incarico (Fr), è finalizzato allo studio della città antica fondata da Roma nel 124 a.C. - dopo la distruzione della vicina colonia di Fregellae - su un pianoro all'interno di un'ansa del fiume Liri, immediatamente a valle della confluenza del fiume Sacco. La realizzazione della cartografia finalizzata (UniSalento) e delle prospezioni geofisiche (DAI) ha consentito di delineare l'impianto urbano regolare della città, orientato circa 14° ovest in maniera coerente con l’orografia del pianoro, e di acquisire una notevole quantità di dati relativi alla presenza di strutture. I saggi di scavo topografici, effettuati dall'Università del Salento negli ultimi anni in corrispondenza di tracce da fotografia aerea, hanno permesso di verificare l'entità di due edifici situati in corrispondenza dell'incrocio tra la strada basolata E-O (forse il tratto urbano della via Latina) e la strada glareata N-S visibile in traccia immediatamente ad est dell'anfiteatro. Molto interessanti i risultati del saggio effettuato a luglio 2021 in corrispondenza di una traccia da fotografia aerea di forma grosso modo quadrata, situata immediatamente a sud della strada basolata e in corrispondenza dell'angolo SO dell'edificio termale, dove invece le prospezioni geofisiche dell'Istituto Archeologico Germanico hanno restituito un’ampia anomalia di forma circolare. Gli scavi hanno messo in luce la fondazione in pietrame di una capanna di forma circolare (anomalia prospezione geofisica), databile genericamente in età moderna, che è stata costruita in corrispondenza di un ambiente (traccia da fotografia aerea) pavimentato in cocciopesto con decorazione geometrica in tessere di mosaico bianche, pertinente ad una domus tardo-repubblicana, orientata secondo l’impianto urbano. Le differenti anomalie riscontrate dai due tipi di indagine, analizzate alla luce del dato di scavo, consentono di effettuare una più ampia valutazione sull’insieme dei dati acquisiti in maniera non invasiva, permettendo di definire nuove strategie di ricerca.

Fabrateria Nova: dalle tracce allo scavo. Nuovi dati per la definizione dell'impianto urbano

Adriana Valchera;
2024-01-01

Abstract

Il progetto Fabrateria Nova, avviato in collaborazione con la ex Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, il Deutsches Archäologisches Institut - Abteilung Rom (DAI), l’Università degli Studi di Cassino, l’Università del Salento e il Comune di San Giovanni Incarico (Fr), è finalizzato allo studio della città antica fondata da Roma nel 124 a.C. - dopo la distruzione della vicina colonia di Fregellae - su un pianoro all'interno di un'ansa del fiume Liri, immediatamente a valle della confluenza del fiume Sacco. La realizzazione della cartografia finalizzata (UniSalento) e delle prospezioni geofisiche (DAI) ha consentito di delineare l'impianto urbano regolare della città, orientato circa 14° ovest in maniera coerente con l’orografia del pianoro, e di acquisire una notevole quantità di dati relativi alla presenza di strutture. I saggi di scavo topografici, effettuati dall'Università del Salento negli ultimi anni in corrispondenza di tracce da fotografia aerea, hanno permesso di verificare l'entità di due edifici situati in corrispondenza dell'incrocio tra la strada basolata E-O (forse il tratto urbano della via Latina) e la strada glareata N-S visibile in traccia immediatamente ad est dell'anfiteatro. Molto interessanti i risultati del saggio effettuato a luglio 2021 in corrispondenza di una traccia da fotografia aerea di forma grosso modo quadrata, situata immediatamente a sud della strada basolata e in corrispondenza dell'angolo SO dell'edificio termale, dove invece le prospezioni geofisiche dell'Istituto Archeologico Germanico hanno restituito un’ampia anomalia di forma circolare. Gli scavi hanno messo in luce la fondazione in pietrame di una capanna di forma circolare (anomalia prospezione geofisica), databile genericamente in età moderna, che è stata costruita in corrispondenza di un ambiente (traccia da fotografia aerea) pavimentato in cocciopesto con decorazione geometrica in tessere di mosaico bianche, pertinente ad una domus tardo-repubblicana, orientata secondo l’impianto urbano. Le differenti anomalie riscontrate dai due tipi di indagine, analizzate alla luce del dato di scavo, consentono di effettuare una più ampia valutazione sull’insieme dei dati acquisiti in maniera non invasiva, permettendo di definire nuove strategie di ricerca.
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