Il ventennio compreso tra il 1988, anno del bicentenario della ‘scoperta’ dell’Australia, e il 2008, momento simbolico di assunzione ufficiale di responsabilità da parte del governo nazionale nei confronti delle popolazioni aborigene, presenta una produzione narrativa di indiscusso pregio letterario che si caratterizza per la rilettura critica della storia del paese. Il nuovo romanzo storico australiano, declinato in sovversiva veste postcoloniale, ne ripercorre lo sviluppo e ne interroga le narrazioni ufficiali sollecitando una provocatoria riflessione su temi scottanti e urgenti che riguardano il rapporto con le etnie autoctone e le comunità di immigrati, gli sviluppi futuri della nazione e la sua stessa identità. Le opere degli scrittori Peter Carey, David Malouf e Richard Flanagan prese in esame attestano il contributo fondamentale offerto dalla scrittura creativa per un forma di conoscenza ‘empatica’ della storia, conoscenza critica e partecipata che accende un faro anche sul suo lascito nel presente favorendo il processo di costruzione di una società democratica e di partnership.

La riscrittura della leggenda nazionale nel romanzo australiano. 1988-2008: dal Bicentenario al “Sorry Speech”

maria renata, dolce
2024-01-01

Abstract

Il ventennio compreso tra il 1988, anno del bicentenario della ‘scoperta’ dell’Australia, e il 2008, momento simbolico di assunzione ufficiale di responsabilità da parte del governo nazionale nei confronti delle popolazioni aborigene, presenta una produzione narrativa di indiscusso pregio letterario che si caratterizza per la rilettura critica della storia del paese. Il nuovo romanzo storico australiano, declinato in sovversiva veste postcoloniale, ne ripercorre lo sviluppo e ne interroga le narrazioni ufficiali sollecitando una provocatoria riflessione su temi scottanti e urgenti che riguardano il rapporto con le etnie autoctone e le comunità di immigrati, gli sviluppi futuri della nazione e la sua stessa identità. Le opere degli scrittori Peter Carey, David Malouf e Richard Flanagan prese in esame attestano il contributo fondamentale offerto dalla scrittura creativa per un forma di conoscenza ‘empatica’ della storia, conoscenza critica e partecipata che accende un faro anche sul suo lascito nel presente favorendo il processo di costruzione di una società democratica e di partnership.
2024
978-88-3283-464-2
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