Il Fondo Jouguet è conservato principalmente presso l’Istituto di Papirologia dell’Università della Sorbona a Parigi, ma in parte anche in Egitto ed a Lille, e conserva numerosi papiri estratti da cartonnage. Accanto a passi in greco di celebri autori classici (Omero, Menandro, Euripide, Callimaco) ed uno di un’opera sapienziale in egiziano demotico, sono attestati soprattutto documenti: analizzando mittenti, destinatari ed individui menzionati nei testi finora editi, è possibile raggruppare alcuni di questi in lotti d’archivio antichi. Scopo della relazione è fornire un elenco esaustivo di quelli già noti e d’alcuni passati inosservati: fra questi ultimi, meritano d’essere segnalati l’archivio privato del contadino regale Lobais figlio d’Imouthês (3 documenti in demotico) e quello di Hôros, capo-villaggio o comarca di Lysimachis (2 testi in greco), provenienti dagli scavi della necropoli dell’antica Magdôla, nel sud-ovest della regione del Fayyum. Il medesimo sito ha restituito la corrispondenza ufficiale in entrata e in uscita (9 lettere amministrative in greco e 1 in demotico) di un altro comarca, Nektenibis di Kaminoi; 3 testi greci indirizzati all’epistate Thraseas; 97 petizioni destinate allo stratega Diophanês, che governava l’intero Fayyum. L’altro cimitero indagato nella stessa area da Pierre Jouguet fu quello di Ghôran, da cui provengono altre 7 petizioni e una lettera in greco in cui si sollecita l’intervento di due diversi epistati del villaggio d’Arsinoê epi tou chômatos, così come oltre 200 fideiussioni o cautionnements bilingui inviati a vari economi e scribi, in cui si offrivano garanzie a protezione d’artigiani operanti nei monopoli dello Stato: in entrambi i casi, si tratta d’archivi d’uffici amministrativi. È interessante notare che, prima di essere riciclati nei cartonnages, alcuni cautionnements sembrano essere stati archiviati srotolati e incollati l’uno a fianco all’altro, come nei tomoi synkollêsimoi d’età romana; altri 4, cronologicamente precedenti e materialmente più larghi degli altri, paiono invece appartenere alla prigione d’Arsinoê epi tou chômatos. Altri documenti in greco e in demotico si possono assegnare a singoli ufficiali, attivi a vari livelli dell’amministrazione: 34 ad Aristarchos, nomarca o amministratore di un distretto del Fayyum, fra cui una lettera del padre; 33 al nomarca Diogenês ed al suo subordinato Thrasymêdês; 18 al toparca Tesenouphis; 2 ad Achoapis, amministratore dei campi d’Oxyrhyncha; 7 a Krêsilaos e Ammônios, economi dell’Hêrakleopolite; 5 a Zênodôros, lochagos o sottufficiale di cavalleria originario dell’Ossirinchite, dove poi probabilmente tornò passando nell’amministrazione civile, secondo altri documenti provenienti da El-Hiba. Tutti i documenti menzionati sono databili al III-II secolo a.C., ma il Fondo Jouguet contiene anche alcuni papiri di Epoca Tarda, come 3 dichiarazioni a nome di Henemmou figlio di Henesthot sotto il faraone Nectanebo I. Lo studio ha fatto emergere anche alcuni errori nell’attribuzione della provenienza di certi papiri: testi di uno stesso archivio sono stati estratti da cartonnages per i quali erano segnalate siti d’origine diversi, fatto poco probabile, per cui non è da escludere che siano da accostare agli archivi di Ghôran e Magdôla anche alcuni documenti inventariati come provenienti da El-Lahun, che vennero affidati da Gaston Maspero a Jouguet per studio, o altri acquistati sul mercato antiquario negli stessi anni, il cui luogo di rinvenimento indicato è Hêrakleopolis Magna o El-Hiba.

Gli archivi papiracei di epoca tarda e tolemaica portati alla luce da Pierre Jouguet nel Fayyum

lorenzo uggetti
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2024-01-01

Abstract

Il Fondo Jouguet è conservato principalmente presso l’Istituto di Papirologia dell’Università della Sorbona a Parigi, ma in parte anche in Egitto ed a Lille, e conserva numerosi papiri estratti da cartonnage. Accanto a passi in greco di celebri autori classici (Omero, Menandro, Euripide, Callimaco) ed uno di un’opera sapienziale in egiziano demotico, sono attestati soprattutto documenti: analizzando mittenti, destinatari ed individui menzionati nei testi finora editi, è possibile raggruppare alcuni di questi in lotti d’archivio antichi. Scopo della relazione è fornire un elenco esaustivo di quelli già noti e d’alcuni passati inosservati: fra questi ultimi, meritano d’essere segnalati l’archivio privato del contadino regale Lobais figlio d’Imouthês (3 documenti in demotico) e quello di Hôros, capo-villaggio o comarca di Lysimachis (2 testi in greco), provenienti dagli scavi della necropoli dell’antica Magdôla, nel sud-ovest della regione del Fayyum. Il medesimo sito ha restituito la corrispondenza ufficiale in entrata e in uscita (9 lettere amministrative in greco e 1 in demotico) di un altro comarca, Nektenibis di Kaminoi; 3 testi greci indirizzati all’epistate Thraseas; 97 petizioni destinate allo stratega Diophanês, che governava l’intero Fayyum. L’altro cimitero indagato nella stessa area da Pierre Jouguet fu quello di Ghôran, da cui provengono altre 7 petizioni e una lettera in greco in cui si sollecita l’intervento di due diversi epistati del villaggio d’Arsinoê epi tou chômatos, così come oltre 200 fideiussioni o cautionnements bilingui inviati a vari economi e scribi, in cui si offrivano garanzie a protezione d’artigiani operanti nei monopoli dello Stato: in entrambi i casi, si tratta d’archivi d’uffici amministrativi. È interessante notare che, prima di essere riciclati nei cartonnages, alcuni cautionnements sembrano essere stati archiviati srotolati e incollati l’uno a fianco all’altro, come nei tomoi synkollêsimoi d’età romana; altri 4, cronologicamente precedenti e materialmente più larghi degli altri, paiono invece appartenere alla prigione d’Arsinoê epi tou chômatos. Altri documenti in greco e in demotico si possono assegnare a singoli ufficiali, attivi a vari livelli dell’amministrazione: 34 ad Aristarchos, nomarca o amministratore di un distretto del Fayyum, fra cui una lettera del padre; 33 al nomarca Diogenês ed al suo subordinato Thrasymêdês; 18 al toparca Tesenouphis; 2 ad Achoapis, amministratore dei campi d’Oxyrhyncha; 7 a Krêsilaos e Ammônios, economi dell’Hêrakleopolite; 5 a Zênodôros, lochagos o sottufficiale di cavalleria originario dell’Ossirinchite, dove poi probabilmente tornò passando nell’amministrazione civile, secondo altri documenti provenienti da El-Hiba. Tutti i documenti menzionati sono databili al III-II secolo a.C., ma il Fondo Jouguet contiene anche alcuni papiri di Epoca Tarda, come 3 dichiarazioni a nome di Henemmou figlio di Henesthot sotto il faraone Nectanebo I. Lo studio ha fatto emergere anche alcuni errori nell’attribuzione della provenienza di certi papiri: testi di uno stesso archivio sono stati estratti da cartonnages per i quali erano segnalate siti d’origine diversi, fatto poco probabile, per cui non è da escludere che siano da accostare agli archivi di Ghôran e Magdôla anche alcuni documenti inventariati come provenienti da El-Lahun, che vennero affidati da Gaston Maspero a Jouguet per studio, o altri acquistati sul mercato antiquario negli stessi anni, il cui luogo di rinvenimento indicato è Hêrakleopolis Magna o El-Hiba.
2024
9791221072969
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