I territori vengono in genere studiati come luoghi deputati allo sviluppo economico, alla valorizzazione turistica, alla conservazione del folclore e all’organizzazione dei processi produttivi. In talune circostanze, essi si configurano come epicentri di intricate relazioni geopolitiche, talmente stratificate da rendere ardua la piena comprensione della natura e della portata degli interessi in gioco, come nel caso emblematico delle Grandi Opere. Negli ultimi decenni, i territori hanno assunto una valenza ulteriore, emergendo quali spazi privilegiati di resistenza ai processi di omologazione imposti dal neoliberismo. Numerosi attori collettivi si mobilitano per rivendicare giustizia sociale e nuovi orizzonti di partecipazione, inaugurando percorsi conflittuali di soggettivazione politica. Il volume si concentra sul territorio dell’antica Terra d’Otranto, che corrisponde in larga misura all’odierna delimitazione amministrativa delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Questo territorio assume il ruolo di simbolo paradigmatico dei Sud globali, intesi come luoghi segnati da resistenze tanto alle storiche pratiche di sfruttamento quanto alle nuove forme di colonialismo capitalistico. La ricerca mette in luce un sistema degradante fondato sullo sfruttamento intensivo del territorio e su forme di lavoro schiavistico, frequentemente caratterizzate da una marcata componente razziale. In risposta a tali dinamiche, si delineano processi di insorgenza comunitaria che mirano a elaborare modelli alternativi di organizzazione politica e solidarietà attiva, spesso, tuttavia, con esiti limitati o di portata circoscritta.
Conflitti meridiani. Proteste territoriali e soggettivazione politica nel Finis Terrae
De Nardis, Fabio
;Galiano, Angelo
2025-01-01
Abstract
I territori vengono in genere studiati come luoghi deputati allo sviluppo economico, alla valorizzazione turistica, alla conservazione del folclore e all’organizzazione dei processi produttivi. In talune circostanze, essi si configurano come epicentri di intricate relazioni geopolitiche, talmente stratificate da rendere ardua la piena comprensione della natura e della portata degli interessi in gioco, come nel caso emblematico delle Grandi Opere. Negli ultimi decenni, i territori hanno assunto una valenza ulteriore, emergendo quali spazi privilegiati di resistenza ai processi di omologazione imposti dal neoliberismo. Numerosi attori collettivi si mobilitano per rivendicare giustizia sociale e nuovi orizzonti di partecipazione, inaugurando percorsi conflittuali di soggettivazione politica. Il volume si concentra sul territorio dell’antica Terra d’Otranto, che corrisponde in larga misura all’odierna delimitazione amministrativa delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Questo territorio assume il ruolo di simbolo paradigmatico dei Sud globali, intesi come luoghi segnati da resistenze tanto alle storiche pratiche di sfruttamento quanto alle nuove forme di colonialismo capitalistico. La ricerca mette in luce un sistema degradante fondato sullo sfruttamento intensivo del territorio e su forme di lavoro schiavistico, frequentemente caratterizzate da una marcata componente razziale. In risposta a tali dinamiche, si delineano processi di insorgenza comunitaria che mirano a elaborare modelli alternativi di organizzazione politica e solidarietà attiva, spesso, tuttavia, con esiti limitati o di portata circoscritta.File | Dimensione | Formato | |
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