La monografia pubblica, per la prima volta, 20 papiri greci conservati a Lecce presso il Museo Papirologico “Mario Capasso” dell’Università del Salento: 6 comunicazioni ufficiali (PUL II 21-26), 2 testi di contenuto giuridico (PUL II 27-28), 5 di natura contabile, con liste di nomi (PUL II 29-33), e 7 frammenti (PUL II 34-40). I documenti appartengono a due lotti d’acquisto: il primo e numericamente più cospicuo venne venduto nel 1990 dal restauratore viennese Michael Fackelmann, il secondo nel 2001 dall’antiquario amburghese Serop Simonian. Entrambi derivano dallo smantellamento di cartonnages di mummia, di cui numerosi papiri recano ancora tracce (stucco, colle animali, residui organici, fibre rimaste incollate ed impressioni d’inchiostro da altri papiri), prodotti riciclando documenti provenienti da archivi ufficiali. Lo studio ha permesso di precisare che i documenti del lotto Fackelmann furono redatti nel Fayyum fra III e II secolo a.C.: alla menzione certa del villaggio di Tebtynis nel PUL II 29 recto si accompagnano quelle probabili di Berenikis Thesmophorou sul verso del medesimo papiro, di Phnebie nel PUL II 30, di Oxyrhyncha nel PUL II 34, di Krokodilopolis nel PUL II 35 e di Tristomon nel PUL II 36; l’arco cronologico da un lato è definito dal calcolo con oboli nel PUL II 32, anteriore al grande incremento dei prezzi del 210 a.C., dall’altro dall’indirizzo alla regina Cleopatra II o III nel PUL II 21, da situare fra 170 e 116 a.C. In assenza di toponimi chiari su quelli acquistati da Simonian nel 2001, s’invita a considerare possibile una provenienza non solo dal nomo Arsinoites, ma anche dal vicino Herakleopolites, in base agli antroponimi costruiti sul nome della dea-serpente Heneb nel PUL II 33; il titolo aulico “degli archisomatofulachiti” consente di fissare la data espressa nel PUL II 25 al 1° gennaio 145 o al 29 dicembre 135 a.C., confermando una datazione per quest’intero lotto al II secolo a.C. L’introduzione che contestualizza i gruppi di documenti e l’edizione dei singoli testi sono seguite da un indice delle parole greche, da una tabella di concordanze fra numeri d’edizione, d’inventario e del portale Trismegistos e da tavole a colori ad alta risoluzione.

Papyri Universitatis Lupiensis. Papiri greci di epoca tolemaica (PUL II 21-40)

uggetti lorenzo
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2025-01-01

Abstract

La monografia pubblica, per la prima volta, 20 papiri greci conservati a Lecce presso il Museo Papirologico “Mario Capasso” dell’Università del Salento: 6 comunicazioni ufficiali (PUL II 21-26), 2 testi di contenuto giuridico (PUL II 27-28), 5 di natura contabile, con liste di nomi (PUL II 29-33), e 7 frammenti (PUL II 34-40). I documenti appartengono a due lotti d’acquisto: il primo e numericamente più cospicuo venne venduto nel 1990 dal restauratore viennese Michael Fackelmann, il secondo nel 2001 dall’antiquario amburghese Serop Simonian. Entrambi derivano dallo smantellamento di cartonnages di mummia, di cui numerosi papiri recano ancora tracce (stucco, colle animali, residui organici, fibre rimaste incollate ed impressioni d’inchiostro da altri papiri), prodotti riciclando documenti provenienti da archivi ufficiali. Lo studio ha permesso di precisare che i documenti del lotto Fackelmann furono redatti nel Fayyum fra III e II secolo a.C.: alla menzione certa del villaggio di Tebtynis nel PUL II 29 recto si accompagnano quelle probabili di Berenikis Thesmophorou sul verso del medesimo papiro, di Phnebie nel PUL II 30, di Oxyrhyncha nel PUL II 34, di Krokodilopolis nel PUL II 35 e di Tristomon nel PUL II 36; l’arco cronologico da un lato è definito dal calcolo con oboli nel PUL II 32, anteriore al grande incremento dei prezzi del 210 a.C., dall’altro dall’indirizzo alla regina Cleopatra II o III nel PUL II 21, da situare fra 170 e 116 a.C. In assenza di toponimi chiari su quelli acquistati da Simonian nel 2001, s’invita a considerare possibile una provenienza non solo dal nomo Arsinoites, ma anche dal vicino Herakleopolites, in base agli antroponimi costruiti sul nome della dea-serpente Heneb nel PUL II 33; il titolo aulico “degli archisomatofulachiti” consente di fissare la data espressa nel PUL II 25 al 1° gennaio 145 o al 29 dicembre 135 a.C., confermando una datazione per quest’intero lotto al II secolo a.C. L’introduzione che contestualizza i gruppi di documenti e l’edizione dei singoli testi sono seguite da un indice delle parole greche, da una tabella di concordanze fra numeri d’edizione, d’inventario e del portale Trismegistos e da tavole a colori ad alta risoluzione.
2025
9788883052194
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