L’intervento intende stabilire i prolegomeni di una nascente subvarietà della lingua nazionale, il socioletto che proponiamo di chiamare italiano delle periferie, attraverso l’analisi dei corpora di tre serie tv crime drama che sviluppano la narrazione in quartieri italiani off limits, presentando la cultura dei villains: Blocco 181 (Milano), Christian (Roma) e Mare Fuori (Napoli). L’asse diafasico si incrocia qui con quello diastratico, secondo il metodo di studio del langage des banlieues di Parigi, che traccia il linguaggio di esseri umani emarginati, vittime di pressioni sociali, in un tessuto multiculturale nel quale la dimensione abitativa è l’agglomerato popolare, definito quarto mondo, incline al degrado e alla criminalità.
L' italiano delle periferie nella serialità contemporanea
Annibale Gagliani
2025-01-01
Abstract
L’intervento intende stabilire i prolegomeni di una nascente subvarietà della lingua nazionale, il socioletto che proponiamo di chiamare italiano delle periferie, attraverso l’analisi dei corpora di tre serie tv crime drama che sviluppano la narrazione in quartieri italiani off limits, presentando la cultura dei villains: Blocco 181 (Milano), Christian (Roma) e Mare Fuori (Napoli). L’asse diafasico si incrocia qui con quello diastratico, secondo il metodo di studio del langage des banlieues di Parigi, che traccia il linguaggio di esseri umani emarginati, vittime di pressioni sociali, in un tessuto multiculturale nel quale la dimensione abitativa è l’agglomerato popolare, definito quarto mondo, incline al degrado e alla criminalità.| File | Dimensione | Formato | |
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