L’attività delle Federazioni sportive italiane alla prova del test di proporzionalità della restrizione alla concorrenza. Nota a Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sez. I, 17 febbraio 2025, n. 3409

La nota di commento, adesiva alla sentenza del TAR Lazio, evidenzia come il test di “proporzionalità della restrizione alla concorrenza”, che incombe sull’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, deve essere fondato su rigorosi presupposti di tenore ordinamentale. Le prerogative delle Federazioni vanno inquadrate in un contesto che deve evitare forme di incertezza regolatoria, senza configurare modalità di esercizio, di un controllo preventivo sull’at­tività che impedisca a soggetti qualificati dall’ordinamento sportivo di organizzare le rispettive competizioni. In ogni caso, per l’Autore, la titolarità di poteri di valenza pubblicistica attribuita alle Federazioni dal CONI e la conseguente speciale responsabilità non possono trasformare l’esercizio “scorretto” degli stessi in illeciti concorrenziali. The activity of the italian sports federations in the test of proportionality of the restriction to competition This case note, aligning with the judgment of the TAR of Lazio, underscores that the “proportionality test for restrictions on competition”, which the Italian Competition Authority (AGCM) is required to apply, must be based on rigorous principles grounded in the legal order. The prerogatives of Sports Federations should be placed within a framework that avoids regulatory uncertainty, without establishing forms of prior control that would prevent entities recognised by the sporting legal system from organising their own competitions. In any event, according to the author, the conferral of public powers on Sports Federations by CONI, and the resulting special responsibility, cannot by itself transform the improper exercise of those powers into a competition law infringement.