Nell’occasione delle prime quattro Quadriennali d’arte di Roma, tenutesi durante il Ventennio e orchestrate da Cipriano Efisio Oppo, numerose sono le partecipazioni femminili di profili artistici ad oggi in parte ancora inesplorati. Tra queste artiste, emergono Leonor Fini e Milena Pavlović Barilli, distintesi nel contesto per la loro apertura internazionale. La presenza in Quadriennale – rispettivamente per Fini alla prima (1931) e alla seconda edizione (1935), per Pavlović Barilli alla seconda e alla terza (1939) – si colloca in un momento di vicinanza con il gruppo degli italiani a Parigi, dove entrambe risiedono in quegli anni. L’articolo si propone di delineare aspetti specifici legati alla loro partecipazione all’esposizione romana, rintracciando opere esposte e recuperando una parte del dibattito critico, con l’obiettivo di contribuire al rinnovato interesse rivolto alla presenza in Italia delle due artiste.
Leonor Fini e Milena Pavlović Barilli, italiennes de Paris alle Quadriennali d’arte di Roma (1931-1939): «accese creatrici d’intense e misteriose figure»
Carrieri, Rosanna
2024-01-01
Abstract
Nell’occasione delle prime quattro Quadriennali d’arte di Roma, tenutesi durante il Ventennio e orchestrate da Cipriano Efisio Oppo, numerose sono le partecipazioni femminili di profili artistici ad oggi in parte ancora inesplorati. Tra queste artiste, emergono Leonor Fini e Milena Pavlović Barilli, distintesi nel contesto per la loro apertura internazionale. La presenza in Quadriennale – rispettivamente per Fini alla prima (1931) e alla seconda edizione (1935), per Pavlović Barilli alla seconda e alla terza (1939) – si colloca in un momento di vicinanza con il gruppo degli italiani a Parigi, dove entrambe risiedono in quegli anni. L’articolo si propone di delineare aspetti specifici legati alla loro partecipazione all’esposizione romana, rintracciando opere esposte e recuperando una parte del dibattito critico, con l’obiettivo di contribuire al rinnovato interesse rivolto alla presenza in Italia delle due artiste.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


