In questo studio intendo presentare alcune riflessioni relative agli effetti della transizione post-fordista nella città di Brindisi, focalizzando l’attenzione nello specifico sul processo di de-industrializzazione che la investe attualmente. Polo industriale designato dalla Legge 29 luglio 1957, n. 634 “Provvedimenti per il Mezzogiorno”, sede di importanti stabilimenti del settore chimico, petrolchimico ed energetico, il porto adriatico si trova oggi ad affrontare gli effetti del ridimensionamento del proprio comparto industriale dovuto alle scelte di phase out del fossile e alla crisi ormai endemica del settore della chimica, caratterizzata da processi di reindustrializzazione insufficienti. A tale crisi non sembrerebbe riuscire a sopperire il settore terziario, probabile sintomo, questo, di una transizione post-fordista non ancora compiuta, nonostante la concomitanza di fattori favorevoli come la rilevanza logistica del sito, l’appartenenza a reti urbane funzionali, una buona dotazione infrastrutturale. L’obiettivo del lavoro, quindi, è quello di provare ad interrogarsi sulle prospettive di sviluppo territoriale, potenziali ed effettive, prendendo le mosse dal dibattito meridionalistico geografico degli ultimi cinquanta anni e provando a rileggerlo alla luce delle criticità in atto. Il caso brindisino viene contestualizzato storicamente ed in prospettiva transcalare, con l’obiettivo di intercettare i fattori e le relazioni che hanno orientato le scelte strategiche e pianificatorie della città nell’ambito del contesto regionale, nazionale e macroregionale.

Geografie del meridione urbano e deindustrializzazione. Alcune riflessioni sul caso di Brindisi

Epifani, Federica
2025-01-01

Abstract

In questo studio intendo presentare alcune riflessioni relative agli effetti della transizione post-fordista nella città di Brindisi, focalizzando l’attenzione nello specifico sul processo di de-industrializzazione che la investe attualmente. Polo industriale designato dalla Legge 29 luglio 1957, n. 634 “Provvedimenti per il Mezzogiorno”, sede di importanti stabilimenti del settore chimico, petrolchimico ed energetico, il porto adriatico si trova oggi ad affrontare gli effetti del ridimensionamento del proprio comparto industriale dovuto alle scelte di phase out del fossile e alla crisi ormai endemica del settore della chimica, caratterizzata da processi di reindustrializzazione insufficienti. A tale crisi non sembrerebbe riuscire a sopperire il settore terziario, probabile sintomo, questo, di una transizione post-fordista non ancora compiuta, nonostante la concomitanza di fattori favorevoli come la rilevanza logistica del sito, l’appartenenza a reti urbane funzionali, una buona dotazione infrastrutturale. L’obiettivo del lavoro, quindi, è quello di provare ad interrogarsi sulle prospettive di sviluppo territoriale, potenziali ed effettive, prendendo le mosse dal dibattito meridionalistico geografico degli ultimi cinquanta anni e provando a rileggerlo alla luce delle criticità in atto. Il caso brindisino viene contestualizzato storicamente ed in prospettiva transcalare, con l’obiettivo di intercettare i fattori e le relazioni che hanno orientato le scelte strategiche e pianificatorie della città nell’ambito del contesto regionale, nazionale e macroregionale.
2025
9788883052323
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Epifani x Nicoletti.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale
Note: Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia License
Licenza: PUBBLICO - Creative Commons 3.0
Dimensione 1.93 MB
Formato Adobe PDF
1.93 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/556887
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact