Le Istruzioni architettoniche di Carlo Borromeo rappresentano l'unica applicazione pratica dei decreti tridentini in architettura. Tuttavia, nel corso del tempo gli storici hanno dato poco peso all'opera, la quale è stata considerata per lo più un semplice prontuario da parrocchia a causa della natura pratico-funzionale utilizzata per trattare lo spazio sacro. Nuove ricerche sull'opera letteraria dimostrano che le Istruzioni sono legate al contesto storico e alle esigenze spirituali della Chiesa post-tridentina, che ha coniato il concetto di autenticità per tradizione. Questo saggio intende focalizzare l'attenzione sul “revival” paleocristiano proposto da Borromeo nel suo trattato, inteso non solo come riferimento a un passato letto in chiave mitica, ma come modello vero e indiscutibile su cui impostare il prototipo della chiesa ideale della Controriforma. Fondendo parti selezionate di edifici della tradizione paleocristiana e le innovazioni proposte di volta in volta dagli architetti, si instaura una vera e propria dinamica operativa, che si riflette anche nella necessaria commistione che deve avvenire tra i compiti del vescovo e quelli dell'architetto. Questo nuovo approccio all'opera letteraria permette di includere le Instructiones tra le fonti normative attraverso le quali è possibile studiare l'architettura religiosa nel XVII e XVIII secolo, considerando anche la massiccia diffusione del volume soprattutto nell'Italia meridionale, che molto spesso produce interessanti varianti locali delle norme di San Carlo adattate alle esigenze specifiche.

L'antica pietà paleocristiana nelle ‘Istruzioni architettoniche’ di Carlo Borromeo

Del Sole, Francesco
2025-01-01

Abstract

Le Istruzioni architettoniche di Carlo Borromeo rappresentano l'unica applicazione pratica dei decreti tridentini in architettura. Tuttavia, nel corso del tempo gli storici hanno dato poco peso all'opera, la quale è stata considerata per lo più un semplice prontuario da parrocchia a causa della natura pratico-funzionale utilizzata per trattare lo spazio sacro. Nuove ricerche sull'opera letteraria dimostrano che le Istruzioni sono legate al contesto storico e alle esigenze spirituali della Chiesa post-tridentina, che ha coniato il concetto di autenticità per tradizione. Questo saggio intende focalizzare l'attenzione sul “revival” paleocristiano proposto da Borromeo nel suo trattato, inteso non solo come riferimento a un passato letto in chiave mitica, ma come modello vero e indiscutibile su cui impostare il prototipo della chiesa ideale della Controriforma. Fondendo parti selezionate di edifici della tradizione paleocristiana e le innovazioni proposte di volta in volta dagli architetti, si instaura una vera e propria dinamica operativa, che si riflette anche nella necessaria commistione che deve avvenire tra i compiti del vescovo e quelli dell'architetto. Questo nuovo approccio all'opera letteraria permette di includere le Instructiones tra le fonti normative attraverso le quali è possibile studiare l'architettura religiosa nel XVII e XVIII secolo, considerando anche la massiccia diffusione del volume soprattutto nell'Italia meridionale, che molto spesso produce interessanti varianti locali delle norme di San Carlo adattate alle esigenze specifiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11587/563627
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