Lo studio ricostruisce la condizione giuridica di sordi e muti nel diritto romano, con particolare attenzione alla testamenti factio attiva e alla manumissio vindicta, attraverso un’indagine retrospettiva che prende avvio dalla costituzione giustinianea C. 6.22.10 del 531 d.C. L’analisi delle fonti, dai frammenti giurisprudenziali conservati nei Digesta alle Istituzioni giustinianee, rivela come l’esclusione da determinati negozi giuridici non derivasse da una presunta incapacità mentale dei disabili sensoriali, bensì da ostacoli materiali legati al formalismo orale degli atti. Finché il sistema negoziale richiese la pronuncia di certa verba, l’impossibilità di soddisfare i requisiti formali comportò inevitabilmente la loro esclusione dal novero dei capaci. Solo con l’evoluzione delle forme negoziali e il riconoscimento della rilevanza giuridica della scrittura come canale comunicativo capace di superare le barriere imposte dall’oralità, i sordi e i muti (se alfabetizzati) poterono accedere agli atti che richiedevano formalità verbali che per secoli erano stati loro preclusi.
Audiendi et loquendi facultas. Su sordità e mutismo nell’esperienza giuridica romana
Gaetana Balestra
2025-01-01
Abstract
Lo studio ricostruisce la condizione giuridica di sordi e muti nel diritto romano, con particolare attenzione alla testamenti factio attiva e alla manumissio vindicta, attraverso un’indagine retrospettiva che prende avvio dalla costituzione giustinianea C. 6.22.10 del 531 d.C. L’analisi delle fonti, dai frammenti giurisprudenziali conservati nei Digesta alle Istituzioni giustinianee, rivela come l’esclusione da determinati negozi giuridici non derivasse da una presunta incapacità mentale dei disabili sensoriali, bensì da ostacoli materiali legati al formalismo orale degli atti. Finché il sistema negoziale richiese la pronuncia di certa verba, l’impossibilità di soddisfare i requisiti formali comportò inevitabilmente la loro esclusione dal novero dei capaci. Solo con l’evoluzione delle forme negoziali e il riconoscimento della rilevanza giuridica della scrittura come canale comunicativo capace di superare le barriere imposte dall’oralità, i sordi e i muti (se alfabetizzati) poterono accedere agli atti che richiedevano formalità verbali che per secoli erano stati loro preclusi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


