Dopo la fine della Seconda guerra mondiale il turismo divenne sempre più, in vari Paesi europei, parte integrante delle politiche di ricostruzione e di ripresa economica, sull’onda dell’importanza che aveva acquisito durante la cosiddetta “prima mondializzazione”, e cioè tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Terminato il conflitto, difatti, esso entrava pienamente nel discorso pubblico, costituendo un elemento nodale nelle società e nelle economie nazionali, anche perché individuato da più parti come un fattore in grado di avviare, dopo la catastrofe della guerra, processi di crescita territoriale e di rinascita non solo economica, ma anche morale e spirituale. All’interno di questo scenario, nel quale l’Italia s’impegnava attivamente per la ridefinizione della propria collocazione sul mercato turistico occidentale e per la trasformazione di territori e modelli di consumo che imponevano con urgenza la riconsiderazione del ruolo di istituzioni, pratiche amministrative e politiche economiche coinvolte nel fenomeno turistico, s’inserirono anche la Puglia e la stessa città di Taranto, che intravide soprattutto nel mare una preziosa occasione di ripresa e valorizzazione del proprio territorio. Si trattò di una possibilità che, per quanto poi destinata a scontrarsi con l’opzione industrialista, e quindi con l’impianto del IV Centro siderurgico nella città, costituì comunque un interessante terreno d’azione, mostrando come anche nel caso del capoluogo ionico, al pari della città di Brindisi, la scelta industrialista non fosse scontata e confermando l’importanza che da più parti si attribuì a conclusione del conflitto al turismo come principale chance di sviluppo. Partendo da tutto ciò, questo contributo ricostruisce le principali dinamiche che si innescarono a Taranto nel Secondo dopoguerra nell’ambito della sua valorizzazione turistica, esaminata nel contesto più ampio della progettualità turistica perseguita in Italia, e in Puglia nello specifico, do-po il Secondo conflitto mondiale e sulla base delle sollecitazioni storiografiche più recenti che spingono ad approfondire lo studio delle dinamiche dello sviluppo turistico tra la fine della guerra e gli anni ’50 del ’900.
Prospettive e programmi per lo sviluppo turistico in Puglia negli anni della Ricostruzione: Taranto e la scommessa sul mare
Caroppo, Elisabetta
2025-01-01
Abstract
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale il turismo divenne sempre più, in vari Paesi europei, parte integrante delle politiche di ricostruzione e di ripresa economica, sull’onda dell’importanza che aveva acquisito durante la cosiddetta “prima mondializzazione”, e cioè tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Terminato il conflitto, difatti, esso entrava pienamente nel discorso pubblico, costituendo un elemento nodale nelle società e nelle economie nazionali, anche perché individuato da più parti come un fattore in grado di avviare, dopo la catastrofe della guerra, processi di crescita territoriale e di rinascita non solo economica, ma anche morale e spirituale. All’interno di questo scenario, nel quale l’Italia s’impegnava attivamente per la ridefinizione della propria collocazione sul mercato turistico occidentale e per la trasformazione di territori e modelli di consumo che imponevano con urgenza la riconsiderazione del ruolo di istituzioni, pratiche amministrative e politiche economiche coinvolte nel fenomeno turistico, s’inserirono anche la Puglia e la stessa città di Taranto, che intravide soprattutto nel mare una preziosa occasione di ripresa e valorizzazione del proprio territorio. Si trattò di una possibilità che, per quanto poi destinata a scontrarsi con l’opzione industrialista, e quindi con l’impianto del IV Centro siderurgico nella città, costituì comunque un interessante terreno d’azione, mostrando come anche nel caso del capoluogo ionico, al pari della città di Brindisi, la scelta industrialista non fosse scontata e confermando l’importanza che da più parti si attribuì a conclusione del conflitto al turismo come principale chance di sviluppo. Partendo da tutto ciò, questo contributo ricostruisce le principali dinamiche che si innescarono a Taranto nel Secondo dopoguerra nell’ambito della sua valorizzazione turistica, esaminata nel contesto più ampio della progettualità turistica perseguita in Italia, e in Puglia nello specifico, do-po il Secondo conflitto mondiale e sulla base delle sollecitazioni storiografiche più recenti che spingono ad approfondire lo studio delle dinamiche dello sviluppo turistico tra la fine della guerra e gli anni ’50 del ’900.| File | Dimensione | Formato | |
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