La cittadinanza femminile è vista non come estensione territoriale dell’esercizio di diritti o come possesso formale di requisiti e poteri storicamente negati, ma come l’introduzione di pratiche civili incluse in una fenomenologia nuova della stessa democrazia. Il discorso si allarga per interrogare quale pratica di cittadinanza sia possibile in contesti fisici o socio-culturali di degrado. Ne segue la proposta di una cittadinanza delle pratiche e non più solo delle norme, nel rispetto e valorizzazione delle differenze.
Una cittadinanza di altro genere. Discorso su un'idea politica e la sua storia
FORCINA, Marisa
2003-01-01
Abstract
La cittadinanza femminile è vista non come estensione territoriale dell’esercizio di diritti o come possesso formale di requisiti e poteri storicamente negati, ma come l’introduzione di pratiche civili incluse in una fenomenologia nuova della stessa democrazia. Il discorso si allarga per interrogare quale pratica di cittadinanza sia possibile in contesti fisici o socio-culturali di degrado. Ne segue la proposta di una cittadinanza delle pratiche e non più solo delle norme, nel rispetto e valorizzazione delle differenze.File in questo prodotto:
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