L’audio descrizione è una voce fuori campo che descrive gli aspetti di un prodotto audiovisivo o di un evento culturale che risultano non accessibili alle persone con disabilità visiva Una descrizione narrativa-didascalica si inserisce nei momenti di silenzio e tra i dialoghi, non sovrapponendosi mai agli effetti sonori e musicali significativi, rendendo accessibili ad esempio azioni, linguaggi del corpo, espressioni del viso, ambientazioni, abiti/costumi di scena etc. L’audio descrizione si configura come uno strumento capace di rendere fruibile un prodotto audiovisivo secondo i dettami del design for all e della cultura dell’accessibilità, e come uno strumento atto a sollecitare nei disabili visivi processi di apprendimento e di potenziamento culturale (Kirchner & Shmeidler, 2001; Palomo 2008) e, soprattutto, di partecipazione e di inclusione sociale (Broun, 2008; Packer, 1996; Szarkowska, 2011). Il presente lavoro, muovendo da una panoramica teorica-epistemologica sulle caratteristiche, sui principi metodologici-fondativi e sulle finalità educative e di apprendimento in un ottica di pedagogia speciale, intende contribuire alla conoscenza e diffusione dell’AD la quale, nel contesto italiano (rispetto a quello europeo), appare ancora una pratica “claudicante” e poco sedimentata.
Audio descrizione e disabilità visiva, Audio description and visual impairment
PINNELLI, Stefania
2013-01-01
Abstract
L’audio descrizione è una voce fuori campo che descrive gli aspetti di un prodotto audiovisivo o di un evento culturale che risultano non accessibili alle persone con disabilità visiva Una descrizione narrativa-didascalica si inserisce nei momenti di silenzio e tra i dialoghi, non sovrapponendosi mai agli effetti sonori e musicali significativi, rendendo accessibili ad esempio azioni, linguaggi del corpo, espressioni del viso, ambientazioni, abiti/costumi di scena etc. L’audio descrizione si configura come uno strumento capace di rendere fruibile un prodotto audiovisivo secondo i dettami del design for all e della cultura dell’accessibilità, e come uno strumento atto a sollecitare nei disabili visivi processi di apprendimento e di potenziamento culturale (Kirchner & Shmeidler, 2001; Palomo 2008) e, soprattutto, di partecipazione e di inclusione sociale (Broun, 2008; Packer, 1996; Szarkowska, 2011). Il presente lavoro, muovendo da una panoramica teorica-epistemologica sulle caratteristiche, sui principi metodologici-fondativi e sulle finalità educative e di apprendimento in un ottica di pedagogia speciale, intende contribuire alla conoscenza e diffusione dell’AD la quale, nel contesto italiano (rispetto a quello europeo), appare ancora una pratica “claudicante” e poco sedimentata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.