Le alterazioni del metabolismo lipidico, ampiamente diffuse tra gli individui dei paesi sviluppati, rappresentano la maggiore causa scatenante le patologie cardiovascolari. Un ruolo molto importante nella prevenzione di queste patologie è svolto dall’alimentazione. Differenti trattamenti nutrizionali inducono risposte metaboliche differenti nell’organismo e, in particolare, nel fegato che ne riveste un ruolo centrale. Saggi enzimatici hanno dimostrato l’elevata flessibilità del fegato nella modulazione della biosintesi degli acidi grassi in risposta ai diversi tipi di dieta. Una dieta arricchita in zuccheri semplici stimola moderatamente la lipogenesi epatica, inducendo un lieve e transiente aumento di trigliceridi nel fegato e un significativo e duraturo aumento di trigliceridi nel plasma, suggerendo come l’eccesso di saccarosio sia facilmente convertito in grassi, che vengono distribuiti ai tessuti attraverso il circolo ematico, causando dislipidemie. Al contrario, una dieta arricchita in acidi grassi saturi causa una forte inibizione della lipogenesi, limitatamente alle prime settimane di trattamento, effetto reversibile nel tempo. Questa condizione si associa ad un iniziale aumento dei livelli di trigliceridi e di colesterolo plasmatici che vanno progressivamente a ripristinarsi raggiungendo valori normali, in maniera speculare rispetto a quanto si osserva nel fegato che nel corso delle settimane di trattamento diviene un vero e proprio deposito di lipidi, favorendo così l’insorgenza e l’instaurarsi della condizione di steatosi.

Dieta iperlipidica e dieta iperglucidica: quali gli effetti sulla lipogenesi epatica?

FERRAMOSCA, Alessandra;ZARA, Vincenzo
2015-01-01

Abstract

Le alterazioni del metabolismo lipidico, ampiamente diffuse tra gli individui dei paesi sviluppati, rappresentano la maggiore causa scatenante le patologie cardiovascolari. Un ruolo molto importante nella prevenzione di queste patologie è svolto dall’alimentazione. Differenti trattamenti nutrizionali inducono risposte metaboliche differenti nell’organismo e, in particolare, nel fegato che ne riveste un ruolo centrale. Saggi enzimatici hanno dimostrato l’elevata flessibilità del fegato nella modulazione della biosintesi degli acidi grassi in risposta ai diversi tipi di dieta. Una dieta arricchita in zuccheri semplici stimola moderatamente la lipogenesi epatica, inducendo un lieve e transiente aumento di trigliceridi nel fegato e un significativo e duraturo aumento di trigliceridi nel plasma, suggerendo come l’eccesso di saccarosio sia facilmente convertito in grassi, che vengono distribuiti ai tessuti attraverso il circolo ematico, causando dislipidemie. Al contrario, una dieta arricchita in acidi grassi saturi causa una forte inibizione della lipogenesi, limitatamente alle prime settimane di trattamento, effetto reversibile nel tempo. Questa condizione si associa ad un iniziale aumento dei livelli di trigliceridi e di colesterolo plasmatici che vanno progressivamente a ripristinarsi raggiungendo valori normali, in maniera speculare rispetto a quanto si osserva nel fegato che nel corso delle settimane di trattamento diviene un vero e proprio deposito di lipidi, favorendo così l’insorgenza e l’instaurarsi della condizione di steatosi.
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