Si tratta di un'interpretazione della figura di Matelda nella «Commedia». E’ il senso esistenziale, per Dante, della vicenda dell'Eden che qui viene esplorato, sotto specie di quel personaggio sfuggente, divagante e improvviso che è Matelda. L’inesausta messa in gioco della propria salvezza individuale attraverso la scommessa di una salvezza collettiva, i «pomi» opposti al «fele», tra inferno e speranza, è come se disegnassero nella «Commedia» il grafico dell’angoscia superata. Fin dall’inferno dissociativo di Firenze il poeta prometteva e organizzava una garanzia trascendente ed era teso a dimostrare, col ‘fare’ e cioè con la poiesi, proprio, di una polisemia vertiginosa, che vi è ordine anche nel disordine: Matelda in Eden annoda passato e futuro, spiega e appiana Virgilio e Beatrice. Si è attratti in quello che è il gioco delle tre carte di Dante poeta in Eden, e cioè nelle vicende: dello specchio di Narciso, conoscenza o perdizione; della discesa, paradossalmente battesimale, nell’ombra; del bifrontismo della figura femminile. Sono sventate, dall'autore del saggio, le ipotesi di identificazione della Matelda dantesca con la Contessa canusina e e con le Matildi tedesche.
Matelda, primavera intelligibile
Valter Leonardo Puccetti
2022-01-01
Abstract
Si tratta di un'interpretazione della figura di Matelda nella «Commedia». E’ il senso esistenziale, per Dante, della vicenda dell'Eden che qui viene esplorato, sotto specie di quel personaggio sfuggente, divagante e improvviso che è Matelda. L’inesausta messa in gioco della propria salvezza individuale attraverso la scommessa di una salvezza collettiva, i «pomi» opposti al «fele», tra inferno e speranza, è come se disegnassero nella «Commedia» il grafico dell’angoscia superata. Fin dall’inferno dissociativo di Firenze il poeta prometteva e organizzava una garanzia trascendente ed era teso a dimostrare, col ‘fare’ e cioè con la poiesi, proprio, di una polisemia vertiginosa, che vi è ordine anche nel disordine: Matelda in Eden annoda passato e futuro, spiega e appiana Virgilio e Beatrice. Si è attratti in quello che è il gioco delle tre carte di Dante poeta in Eden, e cioè nelle vicende: dello specchio di Narciso, conoscenza o perdizione; della discesa, paradossalmente battesimale, nell’ombra; del bifrontismo della figura femminile. Sono sventate, dall'autore del saggio, le ipotesi di identificazione della Matelda dantesca con la Contessa canusina e e con le Matildi tedesche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.