Viene introdotto brevemente il primo di una serie di volumi collettanei incentrati sopra testi narrativi italiani del Novecento di una potenza ricettiva e diffusiva che sia stata riconosciuta nel tempo e nel canone oppure che sia risultata, fino all’oggi, influente ma sommersa. Il progetto, che ha prodotto un allargamento della collana editoriale (opere, e non più soltanto personaggi e autori, della letteratura), mira a fare il punto sulla fortuna e sul retaggio di un oggetto narrativo fecondatore, per misurarne l’impatto e ricalibrarne posizione ed esiti entro la cornice della modernità del terzo millennio. La compattezza concentrica dei contributi vuole fare, di queste miscellanee, delle autentiche “guide all’opera”, che risultino di servizio per gli studenti universitari, oltre che di approfondimento per gli specialisti. Il giardino dei Finzi-Contini è un romanzo cerniera nel secolo passato, anche zenitale per l’anno in cui è stato pubblicato, in pieno boom economico: dietro un’apparente retorica della memoria predica lo smarrimento; ricerca il tempo perduto, lo trova e lo incenerisce; prova l’impotenza del desiderio di un altrove. Bersaglio di polemiche strumentali alla sua uscita, messo all’indice per un presunto passatismo della narrazione, in effetti decostruisce, mentre ne mima il possesso, il patrimonio romanzesco tradizionale e conclude sull’inconoscibilità del personaggio e di chi lo racconta.

Presentazione

Valter Leonardo Puccetti
2024-01-01

Abstract

Viene introdotto brevemente il primo di una serie di volumi collettanei incentrati sopra testi narrativi italiani del Novecento di una potenza ricettiva e diffusiva che sia stata riconosciuta nel tempo e nel canone oppure che sia risultata, fino all’oggi, influente ma sommersa. Il progetto, che ha prodotto un allargamento della collana editoriale (opere, e non più soltanto personaggi e autori, della letteratura), mira a fare il punto sulla fortuna e sul retaggio di un oggetto narrativo fecondatore, per misurarne l’impatto e ricalibrarne posizione ed esiti entro la cornice della modernità del terzo millennio. La compattezza concentrica dei contributi vuole fare, di queste miscellanee, delle autentiche “guide all’opera”, che risultino di servizio per gli studenti universitari, oltre che di approfondimento per gli specialisti. Il giardino dei Finzi-Contini è un romanzo cerniera nel secolo passato, anche zenitale per l’anno in cui è stato pubblicato, in pieno boom economico: dietro un’apparente retorica della memoria predica lo smarrimento; ricerca il tempo perduto, lo trova e lo incenerisce; prova l’impotenza del desiderio di un altrove. Bersaglio di polemiche strumentali alla sua uscita, messo all’indice per un presunto passatismo della narrazione, in effetti decostruisce, mentre ne mima il possesso, il patrimonio romanzesco tradizionale e conclude sull’inconoscibilità del personaggio e di chi lo racconta.
2024
979-12-5563-191-0
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