Il saggio intende mostrare come «Il giardino dei Finzi-Contini» sia un romanzo cerniera nel secolo passato, anche zenitale per l'anno in cui è stato pubblicato (1962), in pieno boom economico: dietro un'apparente retorica della memoria predica lo smarrimento; ricerca il tempo perduto, lo trova e lo incenerisce; prova l'impotenza del desiderio di un altrove. Bersaglio di polemiche strumentali alla sua uscita, messo all'indice per un presunto passatismo della narrazione, in effetti decostruisce, mentre ne mima il possesso, il patrimonio romanzesco tradizionale e conclude sull'inconoscibilità del personaggio e di chi lo racconta. Particolare attenzione è riservata, nella seconda parte del saggio, oltre ai rapporti con la grande narrativa otto-novecentesca anche alla strategia ipotestuale del romanzo di Bassani. «Il Giardino dei Finzi-Contini» è infatti l’opera narrativa del nostro Novecento più tramata di citazioni letterarie e cinematografiche e due appaiono essere le modalità della filigrana citazionale: quella bovaristica e compensatoria e quella interpretativa, di ricerca di senso da parte dei personaggi in precedenti finzionali più o meno illustri.

La modernità sottotraccia: «Il giardino dei Finzi-Contini»

Valter Leonardo Puccetti
2024-01-01

Abstract

Il saggio intende mostrare come «Il giardino dei Finzi-Contini» sia un romanzo cerniera nel secolo passato, anche zenitale per l'anno in cui è stato pubblicato (1962), in pieno boom economico: dietro un'apparente retorica della memoria predica lo smarrimento; ricerca il tempo perduto, lo trova e lo incenerisce; prova l'impotenza del desiderio di un altrove. Bersaglio di polemiche strumentali alla sua uscita, messo all'indice per un presunto passatismo della narrazione, in effetti decostruisce, mentre ne mima il possesso, il patrimonio romanzesco tradizionale e conclude sull'inconoscibilità del personaggio e di chi lo racconta. Particolare attenzione è riservata, nella seconda parte del saggio, oltre ai rapporti con la grande narrativa otto-novecentesca anche alla strategia ipotestuale del romanzo di Bassani. «Il Giardino dei Finzi-Contini» è infatti l’opera narrativa del nostro Novecento più tramata di citazioni letterarie e cinematografiche e due appaiono essere le modalità della filigrana citazionale: quella bovaristica e compensatoria e quella interpretativa, di ricerca di senso da parte dei personaggi in precedenti finzionali più o meno illustri.
2024
979-12-5563-191-0
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