La doppia eccezionalità si configura come una complessa interazione tra plusdotazione e uno o più disturbi o deficit. La letteratura scientifica sottolinea come tale coesistenza possa determinare l’inibizione di alcune caratteristiche tipicamente associate a ciascuna condizione quando considerata isolatamente, l’esacerbazione di altre, nonché l’emergere di tratti del tutto nuovi. Tuttavia, le evidenze disponibili risultano ancora limitate in ragione del ridotto numero di studi empirici sul tema, della difficoltà nel reclutamento di campioni ampi e dell’elevata eterogeneità dei profili osservati. La presente revisione sistematica si propone di identificare le caratteristiche distintive della doppia eccezionalità emerse all’interno di studi empirici condotti tra gennaio 2013 e gennaio 2025. Sono state incluse ricerche con approcci quantitativi, qualitativi e metodi misti. I risultati evidenziano alcune differenze statisticamente significative tra studenti doppiamente eccezionali e gruppi di controllo, costituiti da studenti plusdotati, studenti con difficoltà clinicamente diagnosticate, o studenti con profili che non riportano alcuna peculiare condizione rilevabile. Inoltre, diversi casi di studio confermano la persistenza e la stabilità di caratteristiche precedentemente identificate come distintive della doppia eccezionalità. I risultati suggeriscono la necessità di un approccio personalizzato, in grado di comprendere in profondità la vasta gamma di caratteristiche derivanti dall’interazione dinamica e integrata tra alto potenziale e difficoltà, al fine di garantire processi di identificazione e intervento mirati ed efficaci.
Delineare i confini labili e aperti della Doppia Eccezionalità: una revisione sistematica sulle caratteristiche distintive all’interno di un approccio olistico
Rizzo, Ludovica;Pinnelli, Stefania
2025-01-01
Abstract
La doppia eccezionalità si configura come una complessa interazione tra plusdotazione e uno o più disturbi o deficit. La letteratura scientifica sottolinea come tale coesistenza possa determinare l’inibizione di alcune caratteristiche tipicamente associate a ciascuna condizione quando considerata isolatamente, l’esacerbazione di altre, nonché l’emergere di tratti del tutto nuovi. Tuttavia, le evidenze disponibili risultano ancora limitate in ragione del ridotto numero di studi empirici sul tema, della difficoltà nel reclutamento di campioni ampi e dell’elevata eterogeneità dei profili osservati. La presente revisione sistematica si propone di identificare le caratteristiche distintive della doppia eccezionalità emerse all’interno di studi empirici condotti tra gennaio 2013 e gennaio 2025. Sono state incluse ricerche con approcci quantitativi, qualitativi e metodi misti. I risultati evidenziano alcune differenze statisticamente significative tra studenti doppiamente eccezionali e gruppi di controllo, costituiti da studenti plusdotati, studenti con difficoltà clinicamente diagnosticate, o studenti con profili che non riportano alcuna peculiare condizione rilevabile. Inoltre, diversi casi di studio confermano la persistenza e la stabilità di caratteristiche precedentemente identificate come distintive della doppia eccezionalità. I risultati suggeriscono la necessità di un approccio personalizzato, in grado di comprendere in profondità la vasta gamma di caratteristiche derivanti dall’interazione dinamica e integrata tra alto potenziale e difficoltà, al fine di garantire processi di identificazione e intervento mirati ed efficaci.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Rizzo, L. & Pinnelli, S. (2025). Delineare i confini labili e aperti della Doppia Eccezionalità.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
464.42 kB
Formato
Adobe PDF
|
464.42 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


